Sembra la solita storia vista e rivista. La nascita di una relazione sentimentale, un primo periodo di euforia. Poi i rapporti che si raffreddano, lei che decide di lasciare lui. E lui che non si arrende. Anzi diventa più possessivo, opprimente, violento e pericoloso. Prima che si pianga un’altra donna uccisa da un suo ex, il Tribunale ha disposto il divieto di avvicinamento all’ex compagna a un uomo di 50 anni di Pietrasanta. Basterà questo provvedimento a impedirgli di stalkerizzarla o, peggio ancora, di farle del male?
La misura restrittiva è stata notificata ieri dagli agenti del commissariato di Viareggio su disposizione del Gip del Tribunale di Lucca che ha imposto all’uomo anche l’obbligo di firma. Il provvedimento si è reso necessario perché a dicembre la donna, visto che il suo ex non la smetteva di tormentarla, si era decisa a denunciarlo alla polizia. Forse il tragico epilogo di Giulia Cecchettin ha indotto la donna a non sottovalutare più determinati comportamenti. E così ha sporto querela, sottolineando che dopo un breve periodo di convivenza pacifica, l’uomo aveva iniziato ad assumere comportamenti pesantemente possessivi fino a perseguitarla e a seguirla in ogni suo spostamento quotidiano. Dopo circa due anni, benché fosse terminata la loro relazione, le condotte persecutorie erano addirittura peggiorate arrivando perfino a pedinamenti e insistenti contatti telefonici molesti. Una situazione non più sostenibile che ha indotto la donna a denunciare il suo ex. La Squadra Anticrimine del Commissariato di Viareggio ha così rintracciato l’uomo e notificato l’ordinanza della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla sua ex, emessa dal GIP del Tribunale di Lucca che ha inoltre disposto per l’uomo l’obbligo di firma.
"La misura restrittiva imposta al cinquantenne – sottolineano i vertici della Questura – evidenzia l’attenzione e la sensibilità dalle forze dell’ordine e in particolare dalla Polizia di Stato del Commissariato di Viareggio, nei confronti dei reati di violenza di genere".