PAOLO DI GRAZIA
Cronaca

"Amo questa città di mare. Viareggio regala l’infinito"

Marialina Marcucci, imprenditrice e presidente della Fondazione Carnevale "Le giovani incontrano ancora troppe difficoltà nel mondo del lavoro".

"Amo questa città di mare. Viareggio regala l’infinito"

"Amo questa città di mare. Viareggio regala l’infinito"

Madre di famiglia, imprenditrice, pubblico amministratore. Non è mai facile per una donna conciliare tutti questi ruoli. Ci riesce, quasi con naturale spensieratezza, Marialina Marcucci, da sette anni alla guida del Carnevale e, nel privato, a capo di un’azienda importante.

Presidente Marcucci, quali difficoltà ha incontrato?

"All’inizio è stato più complicato, indubbiamente, ma ormai ho raggiunto un mio equilibrio".

È ancora difficile per una donna imporsi nel mondo del lavoro?

"Non lo è stato per me, perché sono stata facilitata dall’avere un padre imprenditore e quindi sono entrata nell’azienda di famiglia. Diciamo che non ho mai avvertito la pesantezza della differenza uomo-donna. Sono sempre stata molto autodeterminata nel mio percorso lavorativo. Ho potuto scegliere quello che fare. Ho sacrificato un po’ la famiglia, questo è certo, però, onestamente, ho avuto un percorso privilegiato".

Non è così per tutte però...

"No, affatto. Resta molto difficile per una donna conciliare lavoro e famiglia. E resta complicato per tante di loro fare carriera. Sono cambiate poche cose rispetto al passato. Poche aziende italiane hanno asili in cui ospitare i figli delle dipendenti. E anche i Comuni più sensibili a queste problematiche non investono abbastanza in strutture che possano aiutare le donne che lavorano. Rispetto al passato c’è un maggior scambio di ruoli all’interno della famiglia, ma spesso manca la figura dei nonni che prima erano fondamentali in ogni casa per guardare i nipoti".

Che cosa le dà particolare piacere sul lavoro?

"La scoperta. Sono di natura molto curiosa e affamata di ciò che sarà più di ciò che è stato. Mi piace essere curiosa e scoprire sempre qualcosa di nuovo".

Qual è il suo rapporto con Viareggio? è cambiata la prospettiva dopo che è diventata presidente del Carnevale?

"In realtà non esiste un prima e un dopo per me. Viareggio c’è sempre stata. Io qui ho studiato, ci sono cresciuta. Anche la mia prima figlia ha frequentato qui le scuole. È una città che ho sempre amato, perché particolare. Il mare, ad esempio, trasmette un senso di infinito. Non è un confine fisico come in altre città costiere, è una sorta di prolungamento della città. Viareggio ti regala l’infinito".

Il carnevale cosa ha rappresentato per lei?

"Allegria, innanzitutto. Un incontro bellissimo, un viaggio meraviglioso".

E che Carnevale vede quando non ci sarà più la Marcucci alla guida?

"Il Carnevale continuerà a essere ciò che è sempre stato. È una manifestazione in grande crescita, rappresenta la cultura e i saperi della viaregginità nel mondo. Il Carnevale ha un domani assicurato perché i viareggini si tengono ben stretti quello che hanno di importante".

Quali sono i suoi hobby e le sue passioni quando si rilassa?

"Ho la fortuna di combinare lavoro e passione. La mia azienda mi dà soddisfazioni, così pure il Carnevale. Quando riesci a fare nella vita ciò che ti piace, in fondo, ti senti appagata. Poi, certo, ci sono le passeggiate, oppure viaggi, andare per mare. Mi piace scoprire luoghi ancora un pochino segreti. Che possono essere lontani, ma anche in un angolino della nostra pineta".

Le piacerebbero altri ruoli in politica? Ha mai pensato di fare il sindaco?

"Per la verità non ci ho mai pensato".

Eppure a Viareggio non c’è mai stato un sindaco donna...

"E allora lavoriamoci. A Viareggio ci sono importanti figure femminili. Viareggio è una città da sempre inclusiva, capace di far esprimere le potenzialità di tante persone. E non sacrifica i generi. I tempi sono maturi per una donna in municipio. Ma non penso a me".