
Alvaro Verdigi era un dipendente storico della ditta di biciclette “Bianchi”
Massarosa, 29 novembre 2018 - Se n'è andato dopo aver lottato per quasi un anno Alvaro Verdigi, l’anziano massarosese che circa un anno fa – era il tardo pomeriggio dell’8 dicembre del 2017 – fu travolto da un’auto in via Italica, a Capezzano. Ha lottato contro la morte, mettendo in campo tutta la sua tenacia e resistendo grazie alla sua fibra forte, da uomo d’altri tempi. Ma dopo quasi un anno esatto dal tragico evento, l’impiatto si è rivelato fatale. Aveva 80 anni
ALVARO, da sempre parte integrante della ditta ‘Bianchi’ di Massarosa – ha lavorato con tre generazioni di titolari – ha iniziato la sua avventura nello storico negozio di biciclette di Massarosa fin da ragazzino. Tutta la sua attività lavorativa è stata dedicata alla ‘Bianchi’. Alvaro è sempre stato un punto di riferimento per più generazioni di ciclisti; era molto conosciuto a Massarosa e in tutta la Versilia da tutto l’ambiente delle due ruote, di cui era diventato un personaggio stimatissimo. Era di spirito dinamico e sempre attivo per gare o iniziative ciclistiche: ogni volta che gli si presentava l’occasione, spontaneamente dava il suo apporto e metteva a disposizione la sua operatività. Sempre disponibile e collaborativo con tutti i clienti e i colleghi del settore, ha passato l’intera vita con amore e passione tra le bici e gli amanti del ciclismo.
POI, 12 mesi fa, la tragedia. Dalla quale non si era mai riavuto. Ma c’erano alcune speranze di alleviare la sua sofferenza e così, negli ultimi mesi, si era trasferito più volte in diversi istituti ospedalieri. Almeno per tornare a mettersi seduto. E invece, un’infezione ha peggiorato le sue condizioni e nella notte tra martedì e ieri se n’è andato. I funerali si terranno oggi alle 15 alla chiesa del Buon Riposo di Piano del Quercione.
La famiglia di Alvaro – che lascia una moglie, un figlio e una figlia – ringrazia vivamente e anticipatamente tutti coloro che presenzieranno. Una partecipazione che sarà la migliore, la più gradita e la più significativa manifestazione di affetto e vicinanza ad Alvaro e ai suoi cari.