Viareggio e Forte dei Marmi si confermano le grandi capitali dell’alta cucina

Ecco i verdetti de lla guida Michelin, che come ogni anno incorona i migliori ristoranti sulla piazza Nove le segnalazioni top: l’unico chef due stelle è Giuseppe Mancino del Piccolo Principe

Giuseppe Mancino, chef del Piccolo Principe

Giuseppe Mancino, chef del Piccolo Principe

Versilia, 24 novembre 2021 - La Versilia mantiene il suo parterre di stelle culinarie. Ieri è stata presentata la guida Michelin 2022, la 67ª della bibbia dei cultori della gastronomia d’alto livello. L’evento si è tenuto in presenza, in Franciacorta: un bel segnale di speranza, come ha sottolineato il direttore internazionale di tutte le guide Michelin Gwendal Poullennec, dal momento che il settore dei ristoranti è stato uno dei più colpiti dalla pandemia. 

La cerimonia di ’investitura’ dei nuovi ristoranti stellati d’Italia si è svolta all’insegna dell’attenzione a due tematiche: quella ambientale e quella giovanile. Non a caso, le prime stelle a esser conferite sono state quelle verdi, che premiano le attività particolarmente sensibili al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità. I nuovi ingressi, in questo campo, sono stati diciassette, e purtroppo non possiamo vantare alcun ristorante versiliese in questo ristretto circolo di virtuosi. Da sottolineare anche come la ristorazione italiana stia già guardando al futuro: dei trentatré chef neo-stellati, circa la metà ha meno di 35 anni. 

Passando alla Versilia, non si registrano né retrocessioni, né promozioni. La situazione, dunque, è la stessa che gli ispettori della guida Michelin avevano fotografato nel 2021: Viareggio e Forte dei Marmi si confermano i poli di attrazione per chi ama l’alta cucina. Soltanto Marina di Pietrasanta ’macchia’ la mappa versiliese con una presenza esterna ai due comuni che, anche per il traino della loro forte vocazione turistica, al momento sono più ’titolati’.

Il ristorante più amato dalla guida Michelin rimane dunque ’Il Piccolo Principe’ di Viareggio, che conferma le due stelle Michelin. La struttura, ospitata al Grand Hotel Principe di Piemonte, è il regno di Giuseppe Mancino (nella foto), chef campano d’origine che a Viareggio ha costruito la sua fulgida carriera. Viareggio vanta altri due locali stellati. Il primo è il ristorante ’Romano’, lanciato da Romano Franceschini, dove il cambio della guardia in cucina non ha scalfito la qualità delle proposte: un tempo guidata dalla storica Franca, moglie di Romano, la cucina è ora condotta da Nicola Gronchi. Chiude la pattuglia viareggina il ristorante ’Lunasia’, all’Hotel Plaza, dove opera lo chef Luca Landi, garfagnino di nascita ma internazionale per esperienze, conoscenza e spessore.  

Se a Viareggio brilla l’unico due stelle in Versilia, Forte dei Marmi può vantare ben cinque ristoranti stellati, più della metà del totale versiliese. Nella cinquina c’è ovviamente lo storico ’Lorenzo’ della famiglia Viani, che ha affidato la cucina a un monumento come Gioacchino Pontrelli. Confermata la stella anche al ’Lux Lucis’, dove ha trovato casa lo chef Valentino Cassanelli. 

Per restare in tema di giovani preparati, tra gli stellati di Forte si conta pure il ’Bistrot’, dove la cucina è gestita dal versiliese Andrea Mattei che ha portato in patria le conoscenze e le esperienze acquisite in tanti anni di lavoro all’estero. E al ristorante ’La Magnolia’, all’Hotel Byron, continua a lavorare, sperimentare e osare in un sottile equilibrio tra innovazione e tradizione il giovane chef campano Cristoforo Trapani. Ultimo, ma solo in ordine cronologico, a meritarsi la stella è ’Il Parco di Villa Grey’ di Fabrizio Larini, dove hanno trovato casa le creazioni ispiratissime dello chef Roberto Monopoli. 

Non solo Forte e Viareggio, si diceva: nel parterre di stelle della Versilia c’è anche ’Franco Mare’ della famiglia Stefanini, a Marina di Pietrasanta. Anche in questo caso, la mente dietro i fornelli è lo chef giovane ma capace Alessandro Ferrarini, che punta forte sulla materia prima e non ha paura di sperimentare. 

Daniele Mannocchi