
Senza un apparente motivo aggredì e accoltellò a un braccio un giovane poco più grande di lei. Per questo...
Senza un apparente motivo aggredì e accoltellò a un braccio un giovane poco più grande di lei. Per questo episodio che risale all’estate del 2018 è arrivata, sette anni dopo, la condanna di primo grado. La ragazza, una viareggina che all’epoca dei fatti era poco più che maggiorenne, è stata condannata ieri in Tribunale a Lucca a sei mesi di carcere pena sospesa ma vincolata al pagamento delle spese legali e a una provvisionale di 10 mila euro stabilita dal giudice a favore della vittima, un giovane anche lui di Viareggio poco più che ventenne, che si era costituito parte civile al processo difeso dall’avvocato Davide Manzo del foro di Lucca.
Secondo quanto ricostruito nel corso del processo, la vittima, una sera d’estate di sette anni fa, si trovava in via Coppino insieme ad amici. Venne avvicinato da una ragazza che il gruppo di amici conosceva di vista e senza un apparente motivo diede due coltellate (con un piccolo coltellino multiuso) ferendo il giovane all’avambraccio e alla mano. La vittima fu portata in ospedale in ambulanza e per oltre un mese ha portato il braccio al collo. Sul posto intervenne una volante del commissariato di polizia che poco lontano rintracciò la ragazza in evidente stato di choc e con i vestiti ancora sporchi di sangue. Dopo una lunga istruttoria il processo è arrivato a conclusione con la condanna della ragazza per lesioni aggravate dall’uso del coltello e dai futili motivi.