Mani di fata, mani che realizzano con la passione, l’ingegno e la fantasia, capolavori d’arte; mani che vogliono donare quest’arte alle nuove generazioni perché non vada dimenticata. Sono le mani delle ricamatrici del gruppo “Pietrasanta ricama“, una ventina di donne che ogni martedì si riunisce nella zona Due Laghi a Capezzano Pianore tutti i martedì dalle 15 alle 18. Nonne, mamme e da oggi anche una ragazza di 29 anni che stanno insieme e creano opere d’arte bellissime da lasciare alle famiglie o da donare per occasioni speciali. Tre ricamatrici del gruppo diventano dal prossimo 11 ottobre “docenti“ del corso di ricamo che inizia a Palazzo Mediceo: lezioni nelle quali insegnano l’arte del ricamo. L’arte del ricamo di Laura Prini, di Gabriella Tornaboni e Luciana Sonnoli sarà a disposizione di chi vorrà iscriversi al corso.
Luciana Sonnoli, quale finalità ha il corso?
"Il corso vuole avvicinare chi si iscrive a un’arte antica: un’arte che non deve scomparire. La nostra speranza come ricamatrici del gruppo, ma in questa circostanza come docenti del corso è che si iscrivano i giovani, perché potrebbe essere anche una opportunità per inserirsi nel mondo del lavoro".
Cosa insegnerete?
"Partiremo dalle basi: da come si tiene in mano l’ago sembra facile ma non lo è. Dall’Abc ai punti base. Ricamare sembra semplice, ma non lo è, ma con passione e pazienza si può imparare. I punti del ricamo sono tanti, partiremo dai più semplici", racconta Luciana Sonnoli, 84 anni solo all’anagrafe, carattere schivo, che non ama essere protagonista, ma grande conoscitrice del ricamo al quale si dedica da quando era bambina.
Come nasce la sua passione per il ricamo?
"Stavo sotto l’albero di fico dei miei nonni e ricamavo il punto a erba. Con gli anni ho scoperto anche punti nuovi come punto umbro , il punto raffellesco, punti che non sono molto conosciuti", racconta con entusiamo. Quell’entusiasmo contagioso che metterà a disposizione delle “allieve“ del corso a Palazzo Mediceo affiancata dalle altre due ricamatrici.
Maria Nudi