Troppi errori, il Foligno saluta la serie D

Falchetti battuti a Rieti nello spareggio. Squadra lenta e compassata. Nessun lampo, poche individualità e tanti under in campo

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RIETI

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FOLIGNO

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RIETI (4-2-3-1): Marenco 8; Tiraferri 7, De Martino 7, Cerroni 7, Benhalima 6; Canestrelli 7, Falilò 7 (33’st Manca sv); Attili 7 (48’st Esposito sv), Vari 6 (20’st Scibilia 6), Tortolano 6,5 (48’st Scalon sv). A disp.: Giori, Cesani, Pedone, Scibilia, Ghita, A. Orlandi. All.: Boccolini 7.

FOLIGNO (4-3-3): Falzano 4.5; Dell’Orso 5, Tall 5,5 (48’st Verre sv), Rossi 5, Caruso 5,5; Chiavazzo 5,5 (14’st Pucci 4.5), Tetteh 5, Oliva 6; Bevilacqua 5 (1’st Ciganda 5), P. Orlandi 5 (48’st Isaki sv), Valentini 4,5. A disp.: De Oliveira, Bocci, Facelli, Said, Cicatiello, Pucci, Ciganda. All.: Tizzoni 5.

Arbitro: Gandino di Alessandria 6 (Aletta di Avellino e Caputo di Benevento).

Marcatori: 9’st Coulibalky, 44’st Attili.

NOTE: Spettatori 500 circa di cui 77 provenienti da Foligno. Ammoniti: Cerroni, Scibilia, Attili (RI), Tizzoni (F).

RIETI – In una partita del genere sarebbe servita una squadra diversa, non tanto negli uomini ma nella mentalità. Invece il Foligno, imbottito di seconde linee, è caduto allo Scopigno, nella partita più importante della stagione e, contestualmente, ha salutato la serie D. Va in Eccellenza la squadra che ci ha creduto di meno, quella che ha fatto più errori e che, contestualmente, si è consegnata all’avversario, ben prima del raddoppio di Attili che ha fatto risistemare i vessilli ai 77 afcionados che pure ci avevano creduto. Un po’ pochi, a dire il vero, vista la distanza e visto che i falchetti si giocavano la serie D in una partita unica in cui avevano un solo risultato a disposizione: la vittoria. Invece Valentini e compagni sono parsi la brutta copia del Foligno ammirato in altre occasioni, una squadra balbettante e timorosa, incapace di esprimere il calcio propositivo che sarebbe servito in queste circostanze. Serviva, insomma, una partita totalmente differente per cercare la vittoria e, quindi, la salvezza. Niente di niente. Squadra lenta e compassata, con pochi lampi, poche individualità, tanta confusione e tanti errori. Impossibile vincere anche se dall’altra parte c’era un Rieti appena sufficiente. Vero è che gli umbri scendono in campo con sei under dal 1’ tra cui un 2004 ma l’atteggiamento sembra timoroso e poco incline ad attaccare nonostante le tre punte. Due tiri di Attili e Tortolano sul fondo, due risposte di Orlandi e Valentini su cui Marenco è stato prontissimo. Poi l’intervallo. Nella ripresa al 9’ Coulibaly sbaglia completamente a prendere il pallone, Falzano commette una papera da mai dire gol ed il Foligno è sotto: 1-0. Gli umbri producono una punizione di Oliva (18’) su cui Marenco è attento poi più nulla fino a quando Tiraferri, in contropiede, serve la testa di Attili che tocca in rete il pallone del 2-0. I sabini volano al settimo cielo, i folignati, invece, vedono spalancarsi, stavolta senza appello, le porte dell’Eccellenza. Festa amarantoceleste, lacrime biancoazzurre. I play out sono così.