Sir, rammarico Leòn: "Questo finale non mi va giù"

Critiche anche sui social dopo l’uscita dai play-off. Il capitano: "Cosa è successo non posso rivelarlo, alcune cose devono rimanere negli spogliatoi"

Sir, rammarico  Leòn: "Questo finale non mi va giù"

Sir, rammarico Leòn: "Questo finale non mi va giù"

Si sta per archiviare un’altra stagione che era partita con tante aspettative e che invece si chiude con la conquista di due trofei, supercoppa italiana e mondiale per club. Bottino non soddisfacente per la multinazionale Sir Safety Susa Perugia che si è complicata anche stavolta la vita da sola. L’eliminazione dai play-off scudetto ha generato molte critiche nei social e non è stato esente da giudizi pesanti nemmeno il capitano Wilfredo Leòn che ha risposto così: "Penso di aver dato il massimo e non mi va giù come finisce questa stagione per noi.

Anche negli anni precedenti ci sono stati dei problemi, ma siamo riusciti ad arrivare alla finale del campionato. Cosa è successo non posso rivelarlo perché alcune cose devono rimanere nello spogliatoio. Sta di fatto, però, che una squadra che ha iniziato la stagione con trentatré vittorie, ha subito molte critiche dopo la prima sconfitta nella semifinale di coppa Italia. Quello che mi infastidisce molto, però, è che persone che sanno come lavoriamo quotidianamente ci giudicano negativamente e cercano problemi dove non ce ne sono. L’eliminazione dalla champions league è stata dolorosa, tutti abbiamo cercato di schiarirci le idee nel giorno libero. La pressione era diminuita e dopo un giorno di pausa la squadra è tornata in palestra motivata. Nell’ultima partita contro Milano siamo partiti bene, poi sono sorti problemi. Ci eravamo allenati bene prima della gara di Pasquetta.

Mi ero preparato con la formazione titolare per tutto il tempo. All’ultimo minuto, l’allenatore ha deciso che non sarei andato in campo. Penso che sia stato strano per tutta la squadra. Ho rispetto delle persone che decidono di cambiare all’ultimo momento.

C’è una frase in spagnolo che può essere tradotta in questo modo: "Se muori perché lo vuoi, la morte per te ha il sapore della gloria". Io mi sento bene fisicamente, per la prima volta dopo anni concludo la stagione senza problemi di salute. Per quanto riguarda il mio rapporto ho altri due anni di contratto e finora nessuno mi ha parlato di un cambiamento".

Alberto Aglietti