
di Francesca Mencacci
Un Perugia di ottimo livello si illude con Casasola (settimo gol) ma Mulattieri lo riporta in zona calda, in attesa della gara da recuperare mercoledì con la Reggina ancora al Curi. La prima delle tre sfide casalinghe si inaugura con un punto contro la capolista Frosinone, con una gara intensa, dall’inizio alla fine, equilibrata, nonostante le due squadre siano divise da ventinove punti. Al Perugia resta l’amarezza di essere passato in vantaggio e di essersi fatto recuperare, ma anche il morale alto per aver giocato sempre a testa alta e al livello della prima della classe. C’è chi ha messo tanto ritmo e intensità, chi invece sicurezza e un tocco di classe.
Sulla testa della squadra non pesano i risultati delle 14, con i successi di Venezia e Cosenza, ma pesano un po’ nel finale con il Grifo che in attesa del "jolly" di mercoledì torna in zona play out superato proprio da lagunari e calabresi. Convince da subito la squadra di Castori che scende in campo con il piglio giusto contro un avversario rimaneggiato, privato di Caso e Mulattieri che, appena entrati, riportano il Grifo sulla terra. È nella ripresa che i biancorossi confezionano il vantaggio, sudato perché sottoposto al Var, ma alla prima leggerezza prendono la rete che toglie due punti ma non la forza di reagire. Allo scadere, infatti, a spingere per ottenere i tre punti c’è il Perugia con Di Serio.
Le scelte. Se Castori non sorprende per l’undici scelto in avvio (Sgarbi non era al meglio), Grosso invece sì. L’allenatore del Frosinone mischia parecchio le carte, in tutti i reparti. Il Perugia scende in campo con il fiato sul collo delle avversarie: Cosenza e Venezia hanno vinto e i risultati impongono punti alla squadra di Castori. “Fino alla fine, carica Grifo”, si legge in uno striscione esposto in Curva Nord. E così sarà.
È infatti una buona partenza quella biancorossa che si fa avanti prima con Di Carmine e subito dopo con Lisi. Il Frosinone tiene palla ma non affonda, fino al 23’ quando si illude con Moro che va in gol dopo una respinta corta di Gori, ma l’arbitro annulla perché la palla sul cross di Rohden è uscita. Il Perugia tira un sospiro di sollievo e si riorganizza, cerca varchi che trova soprattutto sulla sinistra, ma è dalla destra che parte il cross al 30’, con Casasola che mette al centro e Di Carmine di testa conclude troppo centrale. Al 36’ c’è ancora Grifo, con una conclusione a fil di palo di Lisi. Il primo vero pericolo per Gori arriva quasi allo scadere: fallo ingenuo di Lisi (44’), punizione laterale, sulla prima conclusione para Gori su Rohden, Rosi poi salva su Sampirisi. I gol arrivano nella ripresa, anche le occasioni: parte il Frosinone con Bidaoui e all’11 con Caso, appena entrato. Grosso, infatti, dopo dieci minuti inserisce Mulattieri e Caso (attesi nella formazione iniziale). Sarà il cambio decisvo per il pareggio della squadra di Grosso. Ma al 16’ è il Grifo che passa: punizione di Lisi, Di Carmine colpisce la traversa, poi ping pong di testa fino all’ultimo di Casasola. Ma il vantaggio viene accordato solo dopo un lungo controllo Var.
Al 32’, nel momento dei cambi del Grifo, il Frosinone pareggia il conto con Mulattieri: lancio da centrocampo, Caso brucia Casasola, mette in mezzo e l’attaccante non sbaglia. Il Perugia non vacilla e nel finale tenta il sorpasso con Di Serio (37’).