DORIANO RABOTTI
Sport

Pallavolista incinta, Asia Cogliandro trova l’accordo con il club: avrà i soldi che le spettano

La giocatrice e i Black Angels Perugia in camera di conciliazione hanno raggiunto un’intesa, il contratto sarà rispettato. Il presidente di Lega Fabris: “Molti malintesi, ma questo caso serve per cambiare le leggi”

Asia Cogliandro

Asia Cogliandro

Perugia, 5 agosto 2025 – Asia Cogliandro avrà quello che non aveva ancora ricevuto, in pratica i 12mila euro che mancavano per il rispetto del contratto concluso al termine dell’ultima stagione. La giocatrice che aveva denunciato il mancato versamento di una parte dei compensi da parte del club dei Black Angels Perugia, dopo l’annuncio di essere rimasta incinta, ha trovato l’accordo con la società umbra nella Camera di Conciliazione convocata dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile. Un’intesa accolta con soddisfazione dal Presidente della Lega, Mauro Fabris: “le parti coinvolte hanno esposto le proprie ragioni riconoscendo che la vicenda, che doveva e poteva essere gestita meglio nel massimo rispetto della particolare condizione di Asia, è nata anche da una serie di reciproche incomprensioni e dall’utilizzo e dalla diffusione di notizie e termini inesatti. Non c’è mai stato ad esempio il licenziamento dell’atleta. Non c’è mai stato nessuno sfratto dall’appartamento dato a lei in uso dalla società, ma un’incomprensione riguardo alle modalità di liberarlo dopo che la stessa atleta aveva lasciato Perugia. Va sottolineato _ dice Fabris _ come sia Asia, a cui vanno gli auguri di tutta la nostra Serie A per una serena continuazione della gioia della maternità, che il Presidente Bartoccini abbiano condiviso quanto proposto dalla Lega, trovando un accordo di reciproca soddisfazione sulla base delle intese contrattuali inizialmente in essere”. Era stata la stessa Cogliandro a spiegare che la differenza tra quanto versato e quanto fissato nel contratto era di circa 12mila euro.

A Fabris e a tutto il mondo del volley comunque non sfugge come questo caso debba essere preso come un’opportunità per il futuro: “Entrambe le parti hanno ribadito come questa vicenda debba servire per il futuro affinché le nuove normative sul lavoro sportivo agiscano per un’effettiva tutela della maternità delle atlete, soprattutto per quanto riguarda l’efficacia delle coperture previdenziali previste, che devono essere comparate a quelle delle altre lavoratici ma considerando la particolare condizione di un’atleta che evidentemente non può continuare ad allenarsi e scendere in campo quando sta per diventare mamma. Come Lega, nella cui Serie A hanno giocato e continuano a giocare decine di atlete che hanno scelto di diventare madri senza che questo mai costituisse un problema, ribadiamo la nostra posizione: la maternità non può mai essere un problema. Ma al tempo stesso ribadiamo come non possono essere le sole Società sportive a dover sopperire ad una mancanza legislativa che non tutela le atlete. In questo senso ci auguriamo che l’iniziativa, nata da questa vicenda di Asia, annunciata dal Ministro Abodi di una revisione, d’intesa con i Ministeri del Lavoro e della Famiglia, delle normative attualmente vigenti, arrivi a concretizzarsi in fretta. Come Lega, d’intesa con le giocatrici, ci impegniamo a definire un protocollo valido per tutti i club da inserire nei prossimi contratti”.

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