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In gara le squadre di otto comunità che vivono a perugia. A Prepo il ’Mondialito per la pace’. "Un calcio alla guerra»

PERUGIA – Un calcio alla guerra che parte dal rettangolo verde. Ha preso il via, all’"Alfio Branda" di Prepo, il...

A Prepo il ’Mondialito per la pace’. "Un calcio alla guerra"

PERUGIA – Un calcio alla guerra che parte dal rettangolo verde. Ha preso il via, all’"Alfio Branda" di Prepo, il primo ’Mondialito per la pace’, con la gara inaugurale fra Italia e Senegal, seguita dal match fra Equador e Costa d’Avorio. Inni nazionali prima di ogni partita, con tanto di cerimoniali tipici tutti da seguire. Coreografie spettacolari e tifo infernale sugli spalti. Un sogno diventato realtà grazie soprattutto alla volontà di Enrico Ganje, ex centrocampista di Spoleto e Castel Rigone, nella stagione appena conclusa a Piccione. "Ci sono tante comunità africane a Perugia e in Umbria in generale. E tanti giocatori africani che militano fra i dilettanti. In un momento così difficile per la pace internazionale – sottolinea Ganje – abbiamo pensato di lanciare, nel nostro piccolo, un messaggio sfruttando la passione che ci accomuna tutti: il calcio. Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli sponsor che ci hanno sostenuto, il Comitato Regionale della Figc e il Comune di Perugia che hanno patrocinato l’iniziativa". Otto le nazionali al via: Equador, Senegal, Camerun, Costa d’Avorio e Italia (girone A), Congo, Gambia, Perù e Camerun (girone B) che si sfideranno fino al 13 luglio scendendo in campo tutti i fine settimana. Occhio al fattore caldo ma da quel punto di vista il buon Enrico tranquillizza tutti: "Noi africani siamo abituati…".

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