
Il Perugia si illude e poi si spegne sul più bello. I biancorossi di Oddo passano avanti con Kouan, ma quando sembrano avere la gara in pugno si sciolgono e lasciano al Pescara il primo round. Un peccato. Ora il Perugia si gioca tutto venerdì, nella gara di ritorno al Curi, con i biancorossi costretti a vincere con due gol di scarto per evitare i supplementari. All’Adriatico si gioca il primo tempo di un film che dovrà avere un lieto fine. Pescara e Perugia si trovano dove non avrebbero mai immaginato a inizio stagione, a giocarsi la categoria. Massimo Oddo decide per un’altra rivoluzione, cambio modulo e anche interpreti dopo il flop di Venezia che ha portato il Perugia a giocarsi la categoria nella doppia sfida con il Pescara. Formazione più pratica e abbottonata. Fuori Iemmello e Melchiorri, dentro Falcinelli con Capone. L’attaccante perugino è solo davanti e deve fare affidamento sul sostegno dei centrocampisti e su Capone. Così, infatti, arriva la rete del vantaggio, con l’ennesima ripartenza biancorossa che fa male alla difesa del Pescara: Falzerano arriva sul fondo e stavolta Kouan non sbaglia come con il Trapani. Ma è solo un’illusione. Perché basta poco per far sciogliere il Grifo che nella ripresa si concede agli abruzzesi. La tensione è evidente, la palla in avvio scotta, ma con il trascorrere dei minuti i biancorossi riescono a prendere metri, Kouan non inquadra di testa su punizione di Falasco (15’), i biancorossi hanno una grande chance al 20’ in ripartenza con Falzerano, Capone e Falcinelli, tre contro uno, l’attaccante non taglia bene, Falzerano sbaglia la scelta e la grande occasione sfuma. Il Perugia si crea qualche problema da solo quando non riesce a pulire l’area e concede occasioni agli avversari, come a Pucciarelli (29’) che conclude vicino al palo. I biancorossi dovrebbero velocizzare la manovra, Oddo lo chiede a gran voce, lo ascolta al 40’ Falzerano che accelera sulla fascia destra, mette al centro, irrompe Kouan che col piatto sinistro fa secco Fiorillo. Perugia in vantaggio. Con merito. Nella ripresa il Pescara prova a riordinare le idee, i biancorossi lasciano manovrare gli avversari in attesa del momento per rubare palla e ripartire. Il Perugia sembra avere il controllo della situazione ma non è così. Perché al primo affondo tornano i fantasmi, sulla sinistra spinge Masciangelo, Galano solo soletto insacca di testa e pareggia il conto (13’). . Ma è solo l’inizio di un incubo, perché prima Vicario deve superarsi su Campagnaro (17’), poi passa su rigore per un fallo di mano di Falcinelli, forse spinto da Maniero. L’attaccante (23’) si incarica dal dischetto e non sbaglia. Oddo cerca soluzioni dalla panchina, dopo Buonaiuto e Nicolussi Caviglia entrano Melchiorri e Nzita. Succede poco. Ora non resta che giocarsi tutto al Curi.
Francesca Mencacci