Ascoli, ecco il primo scivolone in campionato

Brutta prestazione al Curi dove l’ex Castori ingabbia il Picchio. Prima dell’inizio non poteva mancare un pensiero per Luigi Mascitti

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ASCOLI

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(3-5-2): Gori; Sgarbi, Curado, Dell’Orco; Casasola, Luperini, Bartolomei, Santoro (27’ st Iannoni), Paz; Di Carmine (27’ st Melchiorri), Strizzolo (1’ st Kouan). A disposizione: Furlan, Rosi, Righetti, Angella, Vulikic, Vulic, Olivieri, Di Serio, Beghetto. All. Castori.

ASCOLI (4-3-1-2): Baumann; Donati (32’ st Lungoyi), Botteghin, Bellusci, Falasco; Collocolo (32’ st Adjapong), Buchel (19’ st Giovane), Eramo; Falzerano (1’ st Dionisi), Gondo, Bidaoui (19’ st Mendes). A disposizione: Bolletta, Guarna, Salvi, Quaranta, Giordano, Fontana. All. Sottil.

Arbitro: Piccinini di Forlì.

Rete: 42’ pt Strizzolo.

Note: 5.680 spettatori (1.668 abbonati); ammoniti Bartolomei, Paz per il Perugia, Bellusci, Donati, Giovane, Eramo per l’Ascoli; corner 7-2 per il Perugia; 1’ pt, 4’ st.

L’imbattibilità stagionale dell’Ascoli termina al Curi. Il Perugia dell’ex Castori vince 1-0 meritando nettamente al cospetto di un Picchio scarico, incapace di sviluppare gioco e soprattutto di produrre occasioni pericolose. Praticamente una formazione in evidenti difficoltà dal centrocampo in su. In un match non particolarmente esaltante basta la fucilata al volo di Strizzolo a fine primo tempo per decidere i giochi. Eppure le premesse per un confronto avvincente c’erano tutte. L’avvio di campionato dell’Ascoli di Bucchi, stavolta sostituito in panchina da Savini a causa della squalifica, era stato buono ma nella settimana che ha condotto alla trasferta umbra sono state molte le brutte notizie a livello di assenze. In porta è iniziata ufficialmente l’avventura dello svizzero Baumann. Dall’altro lato i biancorossi, e soprattutto Castori, si giocavano davvero tanto dopo un pessimo inizio del torneo.

Prima dell’inizio non poteva mancare un pensiero per Luigi Mascitti, il tifoso bianconero venuto a mancare l’anno scorso per un malore proprio nei minuti finali della gara del Curi. A rendere omaggio con un mazzo di fiori sotto il settore occupato dai tantissimi sostenitori bianconeri il capitano Buchel e il presidente Neri. Veniamo al confronto. Approccio decisamente più energico da parte del Perugia che tenta l’effetto sorpresa pressando alto l’Ascoli. Gli ospiti mostrano eccessiva fatica sulle corsie laterali e negli ultimi trenta metri. Nelle schermaglie iniziali spiccano il recupero provvidenziale di Botteghin su Di Carmine e la pronta risposta di Gori sul destro di Bidaoui. Il terreno di gara rende tutto poco gradevole dal punto di vista dello spettacolo. Si gioca sugli episodi. E quello più nitido capita in chiusura a Strizzolo. La difesa dell’Ascoli non è reattiva sul traversone di Casasola e il centravanti non sbaglia nel trafiggere Baumann.

La risposta del Picchio non c’è. Gondo resta imbrigliato. Serve il supporto di Dionisi, Mendes e Lungoyi che vengono inseriti nella ripresa. Il fortino umbro tiene, anche perché l’Ascoli crea davvero poco. Anzi nulla. L’unico tentativo è di Bellusci da fuori. In pieno recupero gli animi si scaldano per un rigore chiesto dai bianconeri. Il risultato non cambia. È il Perugia a vincere con merito.

Massimiliano Mariotti