
Indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Perugia
Città di Castello, 12 agosto 2024 - "Plurimi e diversificati episodi di frode nelle pubbliche forniture posti in essere, tra il 2016 e il 2021, a danno di una società a totale partecipazione pubblica operante nel settore della raccolta rifiuti nell'alto Tevere": è l'epilogo delle indagini della guardia di finanza che hanno portato al patteggiamento davanti al tribunale di Perugia per tre italiani, legale rappresentante e soci di due imprese con sede a Citta di Castello di riparazioni meccaniche di autoveicoli.
Dalle investigazioni è emerso - riferiscono gli inquirenti - che le società operavano riparazioni fatturando l'avvenuta installazione di pezzi di ricambio originali ma in realtà istallavano quelli compatibili; fatturavano pezzi di ricambio che non venivano effettivamente installati; installavano pezzi di ricambio fatturandoli ad un prezzo maggiorato rispetto al prezzo di listino; operavano riparazioni fatturando l'avvenuta installazione di pezzi di ricambio nuovi ma in realtà installavano quelli revisionati-rigenerati o usati; installavano pezzi di ricambio fatturandoli ad un prezzo maggiorato rispetto al prezzo di listino ed addebitavano pezzi non installati; affidavano riparazioni in subappalto senza preventiva autorizzazione della stazione appaltante e fatturavano pezzi di ricambio non installati ovvero ad un prezzo superiore al prezzo di listino in violazione delle previsioni contrattuali.
Dalle indagini delle Fiamme gialle è stata esaminata una copiosa documentazione, rinvenuta nel corso di perquisizioni, e sono state fatte articolate intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno consentito di individuare "significativi elementi probatori", sostengono gli inquirenti. A seguito del patteggiamento uno degli indagati è stato condannato a un anno e 6 mesi di reclusione mentre gli altri due a un anno e due mesi. È stata, inoltre, disposta la confisca del profitto del reato, per un importo di circa 42 mila euro.