
Conferimento del Master ad Honorem a Giulio Rapetti Mogol in Editoria e Produzione musicale (foto Roberto Garavaglia/Agenzia Aldo Liverani sas)
Perugia, 20 febbraio 2025 - "Giorgia usa troppo la voce. Canta come si cantava 30 anni fa. Offro a Giorgia un corso gratuito nelle mia scuola". Apriti cielo, la cantante di "Sole e d'azzurro", arrivata sesta a Sanremo con "La Cura per me", non si tocca. Ma se a criticare è un altro monumento della musica italiana, beh allora il discorso cambia.
E' stato il paroliere e discografico italiano Mogol a "stroncare" Giorgia, scatenando una bella polemica sia in radio che in televisione. La scuola in questione è il Cet, Centro europeo di Tuscolano, fondato da Rapetti ad Avigliano Umbro ed è considerata la prima scuola di perfezionamento musicale che forma nella professione e nell'individualità.
Concetti espressi ieri da Mogol in collegamento radio a "Un giorno da pecora", argomento ripreso poi oggi nel salotto di Caterina Balivo "La volta buona" in onda su Rai 1. Mogol non è entrato nel merito della classifica del Festival, ma ha avuto da ridire sullo stile della cantante. "Per carità ha una voce bellissima ma la usa come si faceva in passato, la voce deve esser credibile per quello che dice, è la credibilità che riesce a emozionare”. A prendere le difese di Giorgia, Valerio Scanu: "Già dal 2020 sapere cantare è una colpa" e la conduttrice radiofonica Federica Gentile: "Giorgia non si tocca perché ha una voce e una personalità pazzesca". Infine Cristiano Malgioglio che replica: "È lui che dovrebbe andare a scuola da Giorgia. Lei non ha una voce, ma uno strumento: i suoi virtuosismi sono meravigliosi".