
Laura Santi (al centro)
Perugia, 22 settembre 2023 - Va avanti nella sua battaglia legale Laura Santi e insiste perché l'Usl Umbria 1 "completi le verifiche e individui il farmaco più idoneo e le modalità di autosomministrazione per accedere al fine vita, se e quando chiederà di farlo. La donna, quarantottenne perugina, affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla ha presentato un reclamo al tribunale civile del capoluogo umbro.
Chiede di superare l'ordinanza emessa all'inizio di luglio dai giudici che avevano parzialmente accolto l'istanza con la quale chiedeva di ordinare alla stessa Unità sanitaria locale di completare la procedura prevista per accedere all'aiuto al suicidio assistito.
Il collegio si è riservato di decidere. "Abbiamo insistito per chiedere al collegio giudicante di superare la prima ordinanza - spiegano gli avvocati Francesca Re, Filomena Gallo e Angelo Calandrini - Quel provvedimento - aggiungono - dava di fatto ragione alle nostre richieste. Accertava infatti un diritto già esistente di Laura, di avere la verifica delle sue condizioni per accedere alla morte medicalmente assistita. Non metteva però l'azienda sanitaria nelle condizioni di completare le verifiche per noi incomplete. Chiediamo un vero e proprio ordine per completarle. Che il diritto sia esistente lo ha detto la Corte costituzionale e il giudice di primo grado. Ora vogliamo che sia anche esigibile. Finora le verifiche della Usl hanno riguardato solo le condizioni di salute di Laura ma non la parte della decisione della Consulta secondo la quale deve individuare il farmaco più idoneo e le modalità di auto somministrazione. Solo in presenza di questa verifica allora la relazione è completa".
Sulla questione di Laura Santi si è intanto espresso il comitato etico. "Prende atto della parziale relazione fatta dalla commissione medica - sostengono i legali - e dice che i requisiti verificati sono sussistenti, a parte quello del trattamento vitale. Ricalca il parere della commissione medica e non va avanti".