SOFIA COLETTI
Cultura e spettacoli

Torna “L’Umbria che spacca”: Perugia si muove a ritmo di musica

Otto palchi in tutta l’acropoli dal 2 al 6 luglio con concerti, eventi e incontri dall’alba a notte fonda Grandi nomi al Frontone e alla Galleria. Spazio ai talenti locali, intese con Università e associazioni

Il festival è organizzato dall’associazione “Roghers Staff“ con 120 volontari Si riparte il 2 luglio per la dodicesima edizione

Il festival è organizzato dall’associazione “Roghers Staff“ con 120 volontari Si riparte il 2 luglio per la dodicesima edizione

Perugia, 26 giugno 2025 – Cinque lunghissimi giorni, dall’alba a notte fonda, con oltre 50 eventi e otto palchi che attraversano l’acropoli, in una festa della musica e della cultura contemporanea. Sono i numeri a inquadrare la forza e la creatività travolgente della dodicesima edizione de “L’Umbria che Spacca“, festival ideato e promosso dall’associazione Roghers Staff, in scena da mercoledì 2 a domenica 6 luglio.

“I 120 volontari, vera anima della manifestazione, sono già in azione in tutta la città”, dice con orgoglio il presidente Andrea Mancini nell’affollatissima presentazione del programma, ieri a Palazzo Donini mentre il direttore artistico Aimone Romizi ricorda l’ascesa inarrestabile del festival, “diventato un happening di livello nazionale con 140 artisti al giorno e pretesto per visitare l’Umbria”. Il cartellone unisce i grandi nomi della musica italiana, le realtà emergenti del territorio ma anche incontri di forte attualità e impronta sociale.

Cuore del festival si conferma il “main stage“ ai Giardini del Frontone. Qui, in rapidissima successione, si esibiranno mercoledì i Baustelle con il tour estivo dei 25 anni di carriera, con Marco Castello e Jacopo Èt ad aprire la serata; giovedì Rose Villain e Gaia, con finale di serata affidato al producer umbro Shablo per un set con Joshua, Mimì, Tormento. Venerdì ecco gli Psicologi, con Giuse The Lizia e Centomilacarie (serata dedicata ai giovanissimi), sabato la leggenda dell’hip hop italiano Guè (in apertura Beba Rime), domenica finale a ingresso gratuito con Lucio Corsi e i giovanissimi Les Votives. Spazio anche alla scena musicale umbra con 10 talenti sul palco principale selezionati tra oltre 110 candidati con il “Coop Music Contest“.

La musica inizia presto con i concerti all’alba nel “Garden Stage” all’Orto Medievale (attese le cantautrici Francamente, Erica Mou e Anna Castiglia). E si intreccia all’arte con la “Galleria che spacca”, il palco allestito alla Galleria Nazionale dell’Umbria dove sono attesi Malika Ayane, i Santi Francesi, Motta, Leo Gassman e Niccolò Fabi.

Ma il festival coinvolge davvero tutti in una rete istituzionale che ogni anno cresce e si rinnova. D’intesa con l’Università c’è “UniPg stage”, il palco nell’area esterna del complesso di San Pietro con i party e gli eventi dei club (ci sono anche le finali di Unimusic, il contest universitario di Adisu) mentre con l’Università per Stranieri si conferma “UnistraPg stage”, il palco di divulgazione sociale con dialoghi su sessualità, ambiente e disturbi alimentari. E poi ci sono le novità: “518 stage” sarà il palco per incontri con autori e sessioni musicali, “Borgo Bello stage” proporrà spettacoli circensi e jam session mentre alla “Chill area” ci saranno relax, musica, cibo e birra al 100% umbri.