REDAZIONE UMBRIA

Vittima di violenze. C’è il divieto di dimora

Tiziana aveva raccontato in tv la sua storia e del braccialetto elettronico che non funzionava. L’uomo ora è stato “allontanato“.

"Abbiamo ottenuto il divieto di dimora a Umbertide e comuni limitrofi. Speriamo che venga rispettato ed auspichiamo controlli". Parole dell’avvocato Gloria Volpi, legale di Tiziana, la cui soffertissima vicenda di donna vittima di un marito geloso e violento aveva guadagnato la ribalta nazionale grazie alla trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?“. Merito del programma e della testimonianza della donna non solo quello di denunciare in modo chiaro e diretto una storia di violenza ma anche e soprattutto il malfunzionamento (diffuso) di uno strumento - il braccialetto elettronico - da cui può dipendere la vita della vittima. L’avvocato Volpi è soddisfatta di un primo risultato ottenuto e rimarca: "Siamo contenti di essere riusciti a raggiungere un piccolo traguardo per la tutela di Tiziana con l’allontanamento dalla città del marito Gennaro. Si tratta di un risultato limitato perché queste situazioni, come ci insegna la cronaca, non finiscono quasi mai, a meno che non intervenga un lavoro di consapevolezza da parte dello stalker. Si tratta in generale di un lungo cammino che dovrebbe iniziare con percorsi di educazione alle emozioni già dalle scuole elementari. Spero che la signora Tiziana riesca a rimettere insieme i mattoni della sua vita. Intanto attendiamo l’inizio del processo". La vicenda ha una lunga, drammatica coda fatta di 29 anni di sofferenze, soprusi e violenze subite dalla donna, oggi 47 enne, che dalla Campania si era stabilita ad Umbertide per cercare un pò di serenità. Un progetto irrealizzabile a causa della gelosia del marito, denunciato più volte ed obbligato da un giudice alla misura del braccialetto elettronico. Un presidio che come ha dimostrato l’avvocato Volpi, nel suo appello, televisivo non funziona.

Pa.Ip.