REDAZIONE UMBRIA

Via dei Pioppi, "Mettono all’asta la mia casa"

Vicenda delle palazzine di Magione, la denuncia di Luigi Serra: "Mentre per un giudice sono proprietario dell’immobile, per un altro no"

Mentre per un giudice è proprietario della sua casa, un altro giudice la mette all’asta. Un calvario iniziato a gennaio del 2009. Sono passati più di 10 anni da quando Luigi Serra ha messo tutti i suoi risparmi e si è indebitato per l’acquisto di alcuni immobili nelle palazzine della lottizzazione di via dei Pioppi a Magione. Oggi, dopo una vicenda legale durata un decennio vede messa in discussione la sentenza che nel gennaio 2017 gli ha assegnato la proprietà su quei locali. Secondo il primo giudice nella stipula di due distinti preliminari di vendita a gennaio 2009 venivano stabiliti tempi di consegna di un appartamento e di un locale commerciale per 270 mila euro per l’abitazione e di 345mila euro per il negozio, e Luigi versa come caparra 165 mila euro. "Contrariamente agli accordi presi e oltre il termine pattuito gli attori entravano in possesso del solo appartamento affetto da gravi vizi e difetti e privo di idoneità abitativa", difetti non sanabili (da cui appunto deriva tutta la vicenda ben nota che riguarda i difetti di quegli edifici con relativa vicenda giudiziaria) come ricorda il giudice che fanno crollare il valore di quelle proprietà. E così il 12 gennaio del 2017 lo stesso giudice ritiene che Luigi debba ancora versare alla società immobiliare 80 mila euro che però devono essere considerati equivalenti alla misura dei danni che l’immobiliare dovrebbe risarcire al compratore come "compensazione integrale del corrispettivo per il trasferimento definitivo dei beni in oggetto di giudizio" e aggiunge il giudice "la sentenza costituisce pronuncia costitutiva ai fini del definitivo atto di compravendita". Appena un mese fa però un altro giudice stabilisce che la vendita giudiziaria può proseguire, compresa la proprietà di Luigi, perché – scrive il nuovo giudice interpellato sulla materia – "l’ipoteca del creditore procedente è anteriore alla trascrizione della domanda giudiziale", come a dire benché gli immobili sono stati intestati al signor Luigi l’ipoteca che vige su di loro rimane. "Molto probabilmente queste proprietà verranno stralciate dalla vendita, mi dissero – racconta oggi Luigi - e invece subito dopo abbiamo avuto la triste notizia che il giudice fallimentare non terrà conto di questa sentenza. Ma se il Tribunale lascia una sentenza con un titolo di proprietà come può non essere tenuto in considerazione. Mi sto rivolgendo alle forze dell’ordine. Tutti dicono che non è possibile e invece sul sito delle aste immobiliari c’è tutto l’edificio che contiene anche le mie proprietà".

Sa.Mi.