REDAZIONE UMBRIA

Via Angeloni, siamo sotto assedio: "Droga e spaccio davanti ai portoni. Gli uffici sono costretti a traslocare"

È nato un Comitato per la sicurezza. Chiede un incontro con il prefetto. "Tutti i giorni costretti a fare i conti con la delinquenza". Lo studio medico Esculapio: "Clienti e dipendenti esposti al pericolo" .

Via Angeloni, siamo sotto assedio: "Droga e spaccio davanti ai portoni. Gli uffici sono costretti a traslocare"

Fiale di metadone, siringhe e macchie di sangue: questo troviamo davanti all’entrata di un portone. Saliamo al piano superiore dello stabile. La scena è la stessa. Tutt’intorno serrande abbassate, porte sprangate, uffici fantasma coperti di polvere. Nel supercondominio di via Mario Angeloni i problemi di sicurezza vanno di pari passo con la piaga del degrado. Un mix micidiale che abbassa la qualità della vita dei residenti e rende difficile mandare avanti le poche attività professionali rimaste in quell’agglomerato di cemento e spazi lasciati vuoti dall’ Inps. Così chi vive e lavora da quelle parti si ritrova a fare i conti quotidianamente con spacciatori senza scrupoli e balordi che si vanno a drogare davanti ai portoni o nelle scale.

A riassumere la difficile situazione che si è venuta a creare ai civici 43, 45A, 45B, 47, 49 e 51 un nuovo comitato che si è costituito nei giorni scorsi. Si chiama “Comitato per la sicurezza di via Mario Angeloni“. "Il nostro obiettivo? Contrastare il degrado prorompente dei complessi residenziali della zona e lo smisurato, oggi incontrollato e pericolosissimo, fenomeno dello spaccio, con risvolti di criminalità e gravi rischi alla tutela dell’incolumità pubblica", spiegano alcuni esponenti.

Intanto, il dottor Bruno Bovani fa presente che all’interno del complesso esiste anche un presidio sanitario. E’ il Centro medico Esculapio, che non riesce più a svolgere la propria professione con serenità. "Corrono rischi i pazienti, persone fragili che vanno tutelate, e i dipendenti, quasi tutte donne, che spesso hanno paura di uscire da sole dallo studio. In ogni ora del giorno e della notte - racconta Bovani - gravitano stranieri accampati nei garage, nelle scale e davanti ai portoni. Sottolineo come anche la situazione sanitaria sia divenuta insostenibile, poiché questi soggetti urinano sui muri e sulle colonne dei palazzi, fanno i bisogni nelle aiuole e nei garage, lasciano siringhe e rifiuti ovunque".

Si aggiunge la testimonianza di una residente. "Spesso abbiamo avuto furti, scippi, il patronato vicino si è ritrovato con un vetro sfondato, mentre nella palestra hanno rubato i computer".

In via Angeloni sollecitano un incontro con il prefetto. In attesa di un riscontro chiedono a cronista e fotografo: "E’ possibile vivere così? Aiutateci a fare sentire la nostra voce".

Silvia Angelici