"Vendo la Ternana ma Unicusano resta"

Il presidente Bandecchi parla di una permanenza al 10 o 20 per cento e conferma la volontà di fare il nuovo stadio e la clinica

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Conferma l’intenzione di vendere la Ternana il presidente Stefano Bandecchi, che però rilancia sulla realizzazione del nuovo stadio e della clinica. Nelle ultime ore quello che è anche candidato sindaco di Terni ha spiegato (a Tag 24) che per lui "tutta questa situazione è un dolore, come presidente, come tifoso e soprattutto come uomo". "Io e l’Università Niccolò Cusano (della quale è fondatore - ndr) teniamo molto a questa società e la sto vendendo solo per colpa dell’infamia...", aggiunge Bandecchi.

"Sia ben chiaro noi non molliamo nulla, appena l’ho messa in vendita, abbiamo ricevuto delle manifestazioni d’interesse, credo siano tre, ma non ne so granché nemmeno io, mi hanno informato gli avvocati, vedremo", ha detto riferendosi alla Ternana. "Non so ora a chi venderla – ha aggiunto –, ma quando arriverà una persona seria o un fondo di investimento serio ne parleremo. Vogliamo soggetti che possano acquisire la Ternana in maniera corretta e garantire alla stessa una crescita importante perché se lo merita e perché sono io stesso che ci tengo.

Ma sia ben chiaro, proprio perché ci tengo, l’Università Niccolò Cusano non abbandonerà mai la società. Il consiglio di amministrazione ha deciso e deliberato che rimarrà con almeno il dieci o anche il venti per cento delle quote. Non sarà più un assest strategico, ma continueremo a proseguire nel nostro progetto rimanendo collegati all’interno sicuramente anche attraverso una sponsorizzazione, restando dentro senza avere la maggioranza, e la garanzia della serietà delle persone che la prenderanno è proprio in virtù del fatto che noi resteremo dentro.

Se manteniamo il 10 o il 20% è proprio perché ci saremo anche noi". Nessuna retromarcia, dunque, anche sul progetto stadio. "No no, ma chi abbandona – ha detto –, noi parteciperemo al bando e se lo vinciamo, faremo tutto quello che bisognerà fare per costruire lo stadio e la clinica e dare a Terni quello che ho sempre detto. Non è che uno fa tutto quello che ha fatto, seguendo anche in questo caso le leggi dello Stato Italiano per giocare. Le sembro uno che gioca? Andiamo un passo alla volta, quando ci sarà il bando per lo stadio e per la clinica parteciperemo". Com’è noto alcuni conti correnti, tra cui quello della Ternana, erano stati prima bloccati e poco dopo sblocccati. Il congelamento dei conti era seguito all’attività investigativa della Guardia di Finanza della capitale per una presunta evasione fiscale dell’Ateneo telematico, con il sequestro preventivo di circa 20 milioni di euro.