"Valnestore, analizzare l’impatto sanitario"

Piegaro, i Comitati chiedono a che punto sia la bonifica delle ceneri e che venga valutata l’incidenza sulle malattie nella zona interessata

I Comitati tornano a farsi sentire in Valnestore e chiedono a che punto sia la bonifica per le ceneri nelle aree oggetto di inchiesta. Non solo, secondo le associazioni sarebbe anche aumentata l’incidenza di malatti nella zona. Ben quattro sono le realtà sorte tra Piegaro e Panicale per la tutela ambientale e precisamente: il Comitato per la salvaguardia della Valnestore - Tavernelle, con presidente Lidia Rossi; l’Associazione Gruppo Ecologista “Il Riccio“ Odv, presidente Duilio Venturini; il Comitato Soltanto la Salute, presidente Ivano Vitali; il Comitato no ciminiere in Valnestore, presidente Giuliano Mencarelli. Tutti chiedono oggi alle istituzioni se hanno intenzione di procedere alla valutazione di impatto sanitario (Vis), poiché ritengono si sia aggravata "la nota e diffusa incidenza di neoplasie che interessa, in particolare, l’area contermine la centrale termoelettrica di Pietrafitta, di proprietà Enel Spa".

La Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) rappresenta infatti uno strumento a supporto dei procedimenti amministrativi, quale quello di bonifica in corso, e dei processi decisionali riguardanti programmi, piani e progetti sottoposti a valutazione d’impatto ambientale ed è una procedura che consente d’individuarne e analizzarne gli impatti sulla salute umana. Con la stessa nota inviata sia alla Regione che ai carabinieri Forestali nonché ai sindaci chiedono "di conoscere lo stato di aggiornamento sulla bonifica della Valnestore e sul riambientamento dell’area dell’ex miniera di Pietrafitta, denominata Poderone e Poderetto, già oggetto di processo penale innanzi al Tribunale Penale di Perugia".