Aula Magna affollata per la quarta edizione di “Donne in Scienza”, l’iniziativa dell’Università in preparazione della “Giornata internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza”, in programma domani e per la seconda edizione del “Premio Ursula Grohmann”, destinato alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori. "Un’occasione dedicata alle studentesse e agli studenti che sono qui a condividere sogno – ha affermato il rettore Maurizio Oliviero -, un’idea che riguarda il loro il loro futuro. E a dare senso a questa giornata, dall’anno scorso, c’è una figura simbolo, la professoressa Ursula Grohmann".
Il riconoscimento proponeva due diversi ambiti. Categoria A: “Il racconto di una donna scienziata, il suo percorso di vita e di scienza“, privilegiando la scoperta di figure poco conosciute. Categoria B: “La scienza è bella quando la si guarda fino in fondo“, con l’approfondimento di un argomento di ambito scientifico. Ecco le vincitrici. Prima classificata: classe 4B dell’Istituto Franchetti Salviani di Città di Castello (prof.ssa Federica Barni) con un video su Lise Meitner. Motivazione: per la qualità del video, dei testi e per aver colto nell’esperienza di Lise Meitner che quello che contava per lei era la verità più che le onorificenze; seconda classificata classe 1A dell’Istituto Casagrande-Cesi di Terni (prof. Paolo Bernardi) con il progetto dal titolo Frances E. Allen Virtual Museum. Motivazione: per la creatività nel presentare un museo virtuale su una figura legata alla tecnologia stessa usata per svilupparlo.
Categoria B, prima classificata: classe 5A del Liceo Majorana-Maitani di Orvieto (prof.ssa Valentina Averardi) con un poster multimediale sul Teorema di Noether. Motivazione: per aver colto in pieno lo spirito del concorso ed aver approfondito il teorema di Noether avendone scoperto tutte le sue implicazioni; seconda classificata, classe 2H del Liceo Scientifico Galeazzo Alessi di Perugia (prof.ssa Ilaria Brunelli) con un progetto dal titolo A magnetic transport to save the environment. Motivazione: per l’esperimento condotto e la chiarezza nella sua esposizione.
La professoressa Silvia Fornari, presidente del Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo ha poi evidenziato come favorire la presenza delle donne nella scienza e nelle tecnologie sia uno degli obiettivi delle grandi organizzazioni internazionali sino ai governi e alle imprese. "Le motivazioni per il raggiungimento di tale obiettivo – ha sottolineato Fornari - sono la partecipazione delle donne alla definizione del nostro futuro, la possibilità di dispiegare appieno il talento e il potenziale delle ragazze, la possibilità per le donne di partecipare a un mercato del lavoro più ricco e dinamico".
"Ogni anno - conclude il professor Mario Tosti – l’Università elabora e approva il Bilancio di Genere, uno strumento indispensabile per monitorare e promuovere la parità di genere delle istituzioni".