
Ungulati, minaccia collettiva Riesplode il problema cinghiali "Bisogna estendere la caccia"
Con l’arrivo della primavera, il problema riesplode in maniera esponenziale. Parliamo della proliferazione dei cinghiali: l’Ispra ne stima circa 120mila esemplari, ma secondo le associazioni di categoria si tratta di una cifra sottostimata. Intano Coldiretti torna a lanciare l’allarme. "Solo con una più efficace attività di prevenzione e controllo – dice il presidente Albano Agabiti - si possono limitare i danni e di conseguenza gli indennizzi alle aziende agricole, esasperate per una situazione ormai insostenibile. L’invasione degli ungulati – afferma Coldiretti – provoca milioni di euro di danni alle coltivazioni e alle imprese agricole, che stanche delle continue incursioni spesso abbandonano i terreni lasciando le aree agricole deserte" Come arginare la piaga, che poi è diventata anche di tutta la collettività, visto l’aumento degli incidenti stradali? Coldiretti suggerisce di estendere il periodo di caccia. A questo deve aggiungersi un programma di interventi di gestione e controllo all’interno delle aree protette di competenza, e mettere in pratica le catture con un sistema di trappole e recinzioni. Necessario anche dare agli agricoltori la possibilità di difendersi senza i lacci e i lacciuoli della burocrazia.
Intanto la Provincia rende nota la mappa delle strade a più alto rischio attraversamento ungulati: Flaminia tra Gualdo e Nocera, 241 tratto 5 di San Pellegrino, 245 Tratto 1 di Schifanoia, SR 3 BIS Tiberina Nord tra Ramazzano e Pierantonio, Pievaiola (da Capanne a Tavernelle), la SR 599 Trasimeno (da Panicarola a Castiglione del Lago), la SP303 Romea (da Panicarola a Castiglione del Lago), tratto 3 di Città della Pieve fino al confine con la Toscana, la 415 di Ponte di Ferro, 298 di Gubbio da Colombella a Scheggia, Ponte Rio.
Silvia Angelici