REDAZIONE UMBRIA

Una lode a Dio, con il calendario La clausura ai tempi del Covid

Clausura e "covid" a confronto: dodici scatti e didascalie uniche che raccontano le storie di vita quotidiana tramandate da oltre cinque secoli ed oggi più che mai attuali. "Un anno di cambiamenti profondi sta finendo e a breve si affaccerà il nuovo 2021": così le suore del Monastero Santa Veronica Giuliani di Città di Castello hanno deciso di aprire le porte del loro convento attraverso le testimonianze scritte ai tempi della Santa con l’ausilio delle foto scattate durante il lockdown. Nel calendario "Laus Deo" (realizzato da Petruzzi editore e Cartoedit), i fotografi amatoriali Silvio Ficarra e Giuseppe Marsoner hanno saputo cogliere in dodici scatti l’essenza del quotidiano, il ripetersi delle "piccole cose" nei gesti di carità, di ringraziamento e di gioia di vivere. Immagini inedite, storiche - mai immortalate dall’obiettivo di un macchina fotografica - che ci riportano al tempo di Santa Veronica quando portava le brocche d’acqua, lavava i panni e cucinava, allora come anche oggi fanno le sorelle cappuccine. "Durante i mesi di lockdown quando anche il nostro monastero ha dovuto osservare le normative legate al diffondersi della pandemia, abbiamo deciso di realizzare questo calendario 2021 che racchiude l’essenza e la storia di chi c’ha preceduto avendo sempre al centro il messaggio della santa che ci guida anche in questi momenti difficili", ha precisato la badessa madre Giovanna con il calendario stretto fra le braccia nel chiostro del monastero, proprio sotto la finestra della "cella" di Santa Veronica. Con le suore anche la presidente dell’associazione Le Rose di Gerico Angelica Lombardo, il parroco della cattedrale don Alberto Gildoni e l’assessore alle politiche sociali Luciana Bassini.