REDAZIONE UMBRIA

Un dipinto di Caravaggio ad Amelia? Per Sgarbi c’è lo stile del Genio

È la "Cena in Emmaus" custodita nella Chiesa di S. Maria Assunta ad Arrone. Domani se ne saprà di più

Un Caravaggio esposto ad Amelia? Sì secondo Vittorio Sgarbi (nella foto). Potrebbe essere di Caravaggio la "Cena in Hemmaus" custodita nella Chiesa di Santa Maria Assunta ad Arrone, lungo la Valnerina ternana. E domani alle 11.30 ad Amelia, nella sala dello Zodiaco di Palazzo Petrignani, in occasione della inaugurazione e riapertura al pubblico del Palazzo stesso dopo i lavori di restauro, si terrà un incontro con la stampa alla presenza del sindaco di Amelia, Laura Pernazza, del sindaco di Arrone, Fabio Di Gioia, e dello storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi. "In tempi di febbre caravaggesca - spiega lo stesso Sgarbi - è importante far conoscere un dipinto che il Vescovo di Spoleto, Carlo Giacinto Lascaris, alla fine del seicento riteneva di Caravaggio. È un’opera intensa, potente, certamente caravaggesca". L’opera sarà esposta al pubblico nel Museo civico di Amelia nel corso di una cerimonia il 22 agosto. Intanto per la riapertura al pubblico , post restauro , del Palazzo Petrignani , sarà anche spiegato il collegamento tra la famiglia Petrignani e lo stesso Caravaggio. "Sito nella suggestiva Piazza Marconi, Palazzo Petrignani è un notevole esempio di edificio nobiliare costruito nel 1500 in stile rinascimentale – si legge nel sito del Comune _ . L’edificio, rimasto incompleto, fu fatto costruire da Fantino Petrigani il quale conquistò posizione nella Curia Papale sotto la protezione di Papa Gregorio XIII, al secolo Ugo Boncompagni, il pontefice dell’XI Giubileo del 1575. Fantino fu arcivescovo di Cosenza e uno dei protettori del giovane Caravaggio (si presume sia stato ospite a Palazzo Petrignani)".