REDAZIONE UMBRIA

Un codice che ha migliorato la vita a tante persone Anche la Lego mette l’alfabeto nei mattoncini

Curiosando scopriamo che esistono orologi, sveglie e giocattoli per i non vedenti

Scopriamo curiosità interessanti a proposito della scrittura Braille Molte persone sbagliano perché non si pronuncia Breil, ma Brail. Per la precisione sarebbe meglio dire Braij perché il suo inventore è francese. Visto l’importanza dell’invenzione, l’organizzazione mondiale della sanità ha annoverato la scrittura Braille come una delle fondamentali conquiste dell’umanità. Lego, il famoso gigante del giocattolo, da sempre impegnata nel riconoscere l’importanza del gioco nello sviluppo del bambino, ha di recente presentato Braille Bricks, la prima serie di mattoncini creati per insegnare l’alfabeto Braille ai bambini. Altri giochi che aiutano i bambini non vedenti o ipovedenti sono il cubo di Rubik Braille: un cubo in cui su ogni quadrato è riportato il colore in alfabeto Braille. Non mancano gli orologi da polso, i cosiddetti “Dot watch”, le sveglie e ogni altro oggetto che aiuta nella vita quotidiana. Il designer giapponese Kosuke Takahashi in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 e rimandati al 2021 per il Covid, ha creato Braille Neue, un carattere tipografico che associa il rilievo della scrittura per non vedenti con la forma delle lettere tradizionali. Il font è leggibile da tutti, anche ipovedenti e non vedenti, senza utilizzare due testi separati.