Turismo in netta ripresa Ma bisogna ancora risalire

I livelli pre-Covid sono lontani: lo dicono i numeri forniti dal Servizio Turismo del Comune. A settembre si confida nell’effetto-traino di Quintana e ’’Primi’’

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I livelli del turismo lontani dal periodo pre-Covid, ma in netta ripresa. È quello che si legge nei numeri del Dup, il Documento unico di programmazione 2023 – 2025, licenziato da poco dalla giunta. Sulla base dei numeri forniti dal Servizio Turismo del Comune e rielaborati dall’Ufficio statistica, vediamo che gli arrivi (il numero dei clienti ospitati nelle strutture nel tempo considerato) degli italiani, nel 2021, sono stati di 82.933 per un totale di 156.996 presenze (il numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi). Poco meno di cinquemila (4.959) gli stranieri, per 15.123 presenze e un totale di arrivi di 87.892 (presenze 172.119). Numeri che, nel 2021, sono stati ancora influenzati dal Covid e dalle limitazioni connesse, soprattutto per quanto riguarda gli arrivi dei turisti stranieri. Se infatti nel 2020 il livello totale era sensibilmente più basso: 129.543 presenze totali e 69.041 gli arrivi, l’asticella del pre Covid era molto più alta. Il 2019 è l’anno in cui i numeri del turismo folignate sono stati contrassegnati maggiormente dal boom. Solo gli italiani hanno fatto registrare 107.678 arrivi, 185.974 presenze. Gli stranieri: 12.072 arrivi e 27.7656 presenze per un totale di 119.750 arrivi e 231.730 presenze. Numeri mai registrati dal 2003 in avanti. Dai numeri non ancora certificati, ma anche dal racconto di chi nel settore ci lavora, quello che emerge sarebbe una ottima ripresa anche per il 2022. Complici gli eventi in campo, il clima torrido che però non scoraggia le visite nei centri dell’Italia interna, la città di Foligno sembra aver ritrovato la sua vocazione turistica. Il settembre che si prepara, tra Quintana, Primi d’Italia, Campionati di Karate, darà il proprio contributo ad innalzare l’asticella di arrivi e presenze.

Alessandro Orfei