"Tumori, in Umbria serve troppo tempo per avere una diagnosi"

L’allarme di Angelo Sidoni, direttore del reparto di Anatomia e Istologia patologica dell’ospedale di Perugia

Perugia, 7 febbraio 2023 - ​Tempi e qualità delle diagnosi tumorali, la situazione allì’ospedale di Perugia non è affatto confortante. A sollevare la questione, nel corso della giornata mondiale contro il cancro, è la rete di associazioni Insieme Umbria che ha raccolto i segnali "preoccupanti" che sono arrivati negli ultimi mesi dal fronte ospedaliero, in materia di anatomia patologica e ha deciso di organizzare una tavola rotonda per discuterne e dare concreta visibilità al problema.

"È giusto chiarire - ha detto, fra l’altro, Angelo Sidoni, direttore del reparto di Anatomia e Istologia patologica dell’ospedale di Perugia - che nel percorso diagnostico di un tumore noi rappresentiamo un elemento insostituibile. Poi abbiamo chiesto una vera e propria mano alle associazioni: aiutateci a trovare risorse, perché è necessario garantire un turnover rispetto ai colleghi che stanno andando in pensione e acquisire nuove figure professionali, che la complessità della lotta ai tumori ha reso indispensabili. Infine le tecnologie. Nella nostra regione e in particolare nella mia struttura di Perugia, che rappresenta un riferimento, non abbiamo importantissime strumentazioni di biologia molecolare, che servono per completare adeguatamente il referto. Un documento utilissimo al paziente per scegliere il miglior trattamento possibile. Si parla molto di medicina di precisione ma nel nostro caso rischia di essere vana senza il necessario supporto ad un’anatomia patologica di precisione".

Sulla stessa lunghezza d’onda Fabio Cartaginese, referente medico Anatomia patologica Usl Umbria 1 Città di Castello e la dottoressa Angela Giannico, facente funzione direttrice Anatomia patologica Usl Umbria 2 Foligno. L’incontro che si è svolto a Foligno ha rappresentato il primo focus di tre incontri che la rete Insieme Umbria contro il cancro ha deciso di organizzare nel 2023, per affrontare i temi caldi in materia di malattie oncologiche. "Reputiamo - ha precisato Cristina Gugnoni referente per la rete delle associazioni - che quello dell’anatomia patologica sia un ambito assolutamente silente e invisibile, purtroppo. Quando invece è uno degli aspetti più importanti per conoscere il nome e il cognome del proprio tumore e le cure a cui si dovrà essere sottoposti. Nel post pandemia la nostra sanità regionale sta arrancando circa i tempi d’attesa dell’anatomia patologica".