GUALDO TADINO – "La Comunanza Agraria Appennino Gualdese ha sempre creduto nella possibilità di una soluzione condivisa che parta dal riconoscimento reciproco e dal coinvolgimento di tutte le parti". Lo afferma ufficialmente l’ente che gestisce gli usi civici su circa 2.500 ettari di terreni montani, che sono proprietà collettiva dei gualdesi; si riferisce alla situazione di stallo relativa al progetto di Rocchetta spa, fermo per grovigli burocratici e contenziosi, tanto da impedire ormai da 11 anni l’accesso nella vallata e alle fonti storiche della Rocchetta. Con gravi disagi e disappunto dei cittadini, aggravati con le nuove barriere apposte dal sindaco. In tale situazione appare sempre più evidente che ormai serve solo il coraggio del dialogo, costruendo "ponti" tra i protagonisti. Il documento diffuso dall’ente montano presieduto da Nadia Monacelli sembra voler aprire uno spiraglio in positivo, perché continua così: "Per chiarire di fronte a tutti i gualdesi la propria posizione sull’annosa questione sulle proprietà collettive coinvolte nella Valle del Fonno e Sorgente Rocchetta storica, la Comunanza ritiene opportuno promuovere un incontro pubblico al quale saranno invitati tutti i soggetti pubblici e privati interessati alla vicenda: Regione dell’Umbria, Comune di Gualdo Tadino e Rocchetta spa. Un confronto pubblico che chiarisca in maniera trasparente quali sono le situazioni in essere, i possibili sviluppi futuri e soluzioni percorribili nel rispetto delle leggi.
Alberto Cecconi