
"Tribunale, aprire la sede. Pronti a fare battaglia"
CITTA’ DI CASTELLO - "Faremo la battaglia per la riapertura a Città di Castello della sede distaccata del Tribunale di Perugia, sapendo che nell’interlocuzione con la Regione, che deve essere equidistante e tutelante per tutti i territori che rivendicano questa esigenza senza considerare uno migliore di altri, possiamo mettere sul piatto il fatto che il Comune si è fatto carico di tenere aperta la sede del giudice di pace, non solo attraverso la concessione dei locali, ma anche assicurando la disponibilità del personale di cancelleria". A Città di Castello, come in altre città dell’Umbria, è forte il dibattito attorno alla possibile riapertura delle sedi distaccate: il sindaco Luca Secondi ha chiarito la vicenda su sollecitazione dei consiglieri comunali Gionata Gatticchi e Maria Grazia Giorgi (Pd) e da Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica). "La scelta di andare a intervenire sul nostro territorio non impatterebbe in maniera eccessivamente onerosa, considerando anche evoluzioni nella gestione della giustizia come il processo telematico, e questo è un fattore che può essere speso nella discussione, anche se sul piano nazionale questo confronto comporta difficoltà che non si possono trascurare". Il comune si era mobilitato per dire alla Regione che "la battaglia politica va fatta per tutti i territori, mentre esprimersi unicamente per Orvieto appariva non congruo e non opportuno", ha detto il primo cittadino riferendosi al dibattito delle scorse settimane. Lo stesso sindaco non ha nascosto le perplessità "sulle effettive possibilità di riapertura delle sedi distaccate in una dinamica nazionale sulla quale incidono fattori che non hanno a che vedere con l’azione o meno dei nostri rappresentanti territoriali".