Tredici milioni di debiti Arriva il conto ai Comuni

Missiva della Cassa Depositi e Prestiti per la situazione debitoria che ha portato alla liquidazione della Comunità Montana del Trasimeno-Medio Tevere .

Tredici milioni di debiti  Arriva il conto ai Comuni
Tredici milioni di debiti Arriva il conto ai Comuni

Tredici milioni di euro: Cassa Depositi e Prestiti ha presentato il "conto" ai Comuni per la situazione debitoria che ha portato alla liquidazione della Comunità Montana del Trasimeno-Medio Tevere. Se la situazione del "buco" era nota almeno dal 2016 (quando arrivò lo stop all’operatività finanziaria dell’Ente) questo passaggio oggi rappresenta una vera e propria miccia, innescata dalla società del Ministero dell’Economia che fornì i prestiti alla Montana e che ora intima al liquidatore, alla Regione e ai Comuni che la costituivano di onorare i propri debiti entro fine marzo, onde evitare l’avvio di azioni giudiziarie per il recupero coatto. La missiva di qualche giorno fa avrebbe già destato non poche preoccupazioni nelle amministrazioni coinvolte, chiamate a chiudere i bilanci e dover decidere se iniziare o meno un processo di accantonamento proporzionato alle quote associative, cifre che variano tra i 100 e i 600 mila euro e che peserebbero pesare come macigni sui delicati conti pubblici. I primi a rompere il silenzio dalle file di Fratelli d’Italia sono i consiglieri di Castiglione che dicono: "Una situazione che né chi era in maggioranza né chi era all’opposizione (l’allora sindaco Batino con i consiglieri Lodovichi e Bernardini, che oggi si ergono al ruolo di "voce dei cittadini" e l’attuale assessore della Giunta Burico, Fabio Duca, all’epoca all’opposizione) si è preoccupato di rendere pubblica, onde evitare conseguenze elettorali. La Montana era un centro di piccolo, ma politicamente rilevante potere locale - accusa oggi la capogruppo Francesca Traica -. Ma oggi i circa 50.000 abitanti del bacino del lago rischiano di dover far fronte ad una situazione debitoria insostenibile". Ma la questione non riguarda solo Castiglione. Nel 2016 La Montana aveva un buco stimato di circa 20 milioni: quelli relativi a beni venduti con un capitale residuo pari a 2 milioni e 200 mila euro, i mutui sui beni immobili di proprietà da 3 milioni e 600 mila euro, per i lavori sul demanio regionale (Fibbino) 54 mila euro, i mutui per acquisto di mezzi 2 milioni e 204 mila euro, per l’acquisto di attrezzature 32 mila euro, per il ponte radio 130 mila, progetto wireless 626 mila euro, per le aree verdi 561 mila euro, cofinanziamento di progetti 561 mila euro. Sa.Mi.