Giorni di grande afflusso, si ripropongono vecchi problemi: di viabilità, di rispetto dei luoghi. A proposito di quest’ultimo, ieri ha fatto discutere e protestare assai il fatto che qualcuno abbia scambiato le fontane presenti nella zona di piazza santa Chiara per una piscina. Le immagini di un gruppo di persone, anche mature, con i piedi immersi nell’acqua e intenti a compiere una sorta di coreografia, sotto gli occhi incuriositi e increduli dei visitatori, sono rapidamente rimbalzate sui social, sollevando sconcerto. La vasca in questione è quella fra gli archi rampanti della Basilica di Santa Chiara, luogo centralissimo e affollatissimo. E per la cronaca non è la prima volta che una cosa del genere accade.
Sul piano della circolazione nel centro storico – tema da anni ‘bollente’ – è tornata prepotentemente la questione di via Portica. La strada che sbuca in piazza del Comune è alle prese con l’eccessivo passaggio di veicoli costretti a destreggiarsi i tanti e tanti pedoni, distratti dalle bellezze dei luoghi che stanno visitando e increduli per la mole di macchine e furgoni presenti nel tratto di via. Con l’effetto di gran confusione, pericoli, puzza di gas di scarico e di frizioni surriscaldate, polvere e polveri sottili, clacson impazienti e impazziti, rombo di motori. Il problema esiste da anni, complice la conformazione della città, e si acuisce nei periodi e nelle giornate di grande afflusso di turisti. In questi giorni la questione è tornata a farsi sentire, con posizioni divergenti visto che devono convivere le diverse anime della città: dei pochi residenti (alle prese con le esigenze di tutti i giorni), dei visitatori (che volenti e nolenti portano lavoro alla città), di coloro che riforniscono bar, ristoranti, negozi per turisti e attività anche per gli abitanti che hanno orario di aperture ed esigenze diverse.
E ancora i mezzi della raccolta rifiuti, i taxi, i turisti diretti agli alberghi (spesso a mal partito con la ripartenza in salita lungo via Portica, e dai a sfrizionare) il pasticcio è servito. La soluzione? Difficile. Maggiori controlli? Cambio degli orari per carico e scarico delle merci e raccolta differenziata? Chiusure drastiche e accessi limitati? Ipotizzare nuove modalità per il rifornimento delle diverse attività, magari con mezzi meno inquinanti, accorpando i ‘viaggi’per diminuire i passaggi veicolari? Di fatto ciascuna soluzione rischia di impattare su un equilibrio delicatissimo fra le diverse anime cittadine, ma studiare e sperimentare qualcosa di nuovo – con il coinvolgimento dell’amministrazione comunale, delle associazione di categoria e dei diversi ‘attori’ - potrebbe essere utile, e non solo per via Portica.
Maurizio Baglioni