Todi, Consiglio spaccato sulla sfiducia al sindaco

In 8 hanno votato ’sì’ e in 8 ’no’: per l’approvazione serviva la maggioranza assoluta, mozione respinta

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TODI – Il massimo consesso cittadino si spacca in due sul voto per la mozione di sfiducia al sindaco e alla giunta Ruggiano (foto). Una seduta fiume, quella di venerdì, caratterizzata da un lungo dibattito e seguita dalle dichiarazioni di voto che hanno portato a 8 voti contrari e 8 voti favorevoli alla sfiducia. Si è astenuto il primo cittadino, la mozione risulta respinta essendo necessaria per la sua approvazione la maggioranza assoluta, ma resta il fatto che a votare contro la giunta, e quindi a favore della mozione, anche due esponenti della maggioranza, Adriano Ruspolini, attuale Presidente del Consiglio, ex numero due di Ruggiano nella scorsa legislatura, ex leghista (oggi nel gruppo "Per Todi" e il consigliere Filippo Sordini, eletto nelle file di Fi e negli ultimi mesi confluito anche lui nel gruppo "Per Todi". Al centro della contrapposizione la vicenda del vicesindaco Claudio Ranchicchio, accusato di aver presentato dichiarazioni mendaci nel 2017 in relazione ad alcune multe non pagate. "Quanto emerso dal lavoro ispettivo delle opposizioni e della commissione di indagine sul caso vicesindaco – afferma Andrea Carpini di Sinistra per Todi – ha determinato la convergenza di due consiglieri della maggioranza. Fatti e atti incontrovertibili che hanno palesato la gestione approssimativa della città". "Alle argomentazioni a sostegno della mozione di sfiducia – aggiunge – si sommano immobilismo sul fronte delle opere pubbliche, erogazione di contributi ingenti ma inutili, complicità con una giunta regionale che ha devastato la sanità territoriale. Quello di oggi è un passaggio politico-istituzionale che ci spinge a fare opposizione con risolutezza".

S.F.