REDAZIONE UMBRIA

Titolo di “Città“ e Strada Europea della Ceramica. Deruta festeggia i patroni con due riconoscimenti

Deruta celebra due grandi riconoscimenti: l'ingresso nella Strada Europea della Ceramica e il titolo di "Città". Tre giornate di eventi e celebrazioni, dal valore religioso, culturale, sociale ed economico. Presentazione di antico Statuto, mostre, cerimonie, processione religiosa e impegno contro la violenza sulle donne.

Titolo di “Città“ e Strada Europea della Ceramica. Deruta festeggia i patroni con due riconoscimenti

Due grandi riconoscimenti per Deruta e tre giornate di eventi e celebrazioni, dal valore religioso e culturale ma anche sociale ed economico. Sono tanti i motivi per fare festa a Deruta con il sindaco Michele Toniaccini che a Palazzo Donini, alla presenza della presidente della Regione Donatella Tesei (insieme nella foto), ha presentato il programma delle celebrazioni per Santa Caterina, protettrice degli artigiani ceramisti, e di San Simplicio, patrono di Deruta che si terranno dal 24 al 26 novembre. Quest’anno però i festeggiamenti coincidono con due grandi eventi che segneranno, dice il sindaco, "la storia di Deruta“: e cioè l’ingresso nella Strada Europea della Ceramica e il conseguimento di titolo di “Città“, rilasciato con decreto del presidente della Repubblica del 17 marzo 2023. "Un titolo non facile da ottenere per i comuni sotto i 15mila abitanti – dice con orgoglio il sindaco – che rafforza la nostra storia, le tradizioni e l’identità". per la Governatrice Tesei "i due riconoscimenti inorgogliscono e arricchiscono la regione e riconoscono l’eccellenza della ceramica e il prestigio di Deruta". Da Tesei e Toniaccini l’idea di donare un’opera in ceramica al presidente Mattarella.

Quanto alle celebrazioni, dopo l’anteprima del 19 con laboratori per bambini, si entra nel vivo venerdì 24 con la presentazione dell’antico Statuto di Deruta, digitalizzato e restaurato e con due mostre: “Orizzonti”, dedicata al Perugino e la mostra dei 12 Maestri, che omaggia Umberto Nicolini con “Intrecci di vita, majolica e territorio”. E poi le cerimonie per i due titoli e concerti diretti da don Lorenzo Romagna. Sabato 25 la grande processione religiosa seguita dalla proiezione del video “Il Pantheon di Pietro Perugino“. C’è anche l’impegno contro la violenza sulle donne con l’esposizione di scarpette rosse in ceramica.

Sofia Coletti