Alta l’attenzione sui fenomeni che possano rappresentare una minaccia sul fronte terroristico, sia internazionale che interno. "Soprattutto dopo lo scoppio della guerra in Palestina, è stata alzata al massimo livello l’attenzione sul possibile verificarsi in zona di episodi di radicalizzazione di soggetti da parte di gruppi terroristici internazionali, pericolo ritenuto concreto anche alla luce anche del fatto che, in un non lontano passato, erano emersi collegamenti di residenti in Umbria con gruppi jiadisti". Lo rileva il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, nella relazione che sarà destinata alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
"Tutti i possibili segnali, a cominciare dalle manifestazioni di propaganda sui siti internet sono oggetto di massima attenzione da parte delle forze di polizia locali e sono in corso su tali aspetti varie indagini, anche in coordinamento con altri uffici inquirenti" scrive ancora Cantone. Più in generale, si registra un aumento delle iscrizioni per l’ipotesi di associazione con finalità di terrorismo, da 5 passano a 8, "in conseguenza di una diversa e più penetrante attenzione rispetto ai fatti di fiancheggiamento dei gruppi terroristici internazionali, anche attraverso attività di proselitismo via web". Fra le iscrizioni indicate rientrano anche "quelle riguardanti fenomeni associativi nazionali, collegati al mondo anarco insurrezionalista e alle viciniori realtà dell’antagonismo violento".
"È fatto notorio come nella zona del folignate operi da tempo un gruppo anarchico, in contatto con il noto ideologo, detenuto in carcere per altri reati, Alfredo Cospito – ricorda ancora Cantone –. Quest’ultimo era stato raggiunto l’anno scorso da ordinanza cautelare emessa dal Gip distrettuale di Perugia per i delitti di istigazione a delinquere aggravata dalla finalità terroristica, in uno a persone del citato gruppo umbro, per una serie di articoli apologetici ed istiganti la commissione di reati contro le istituzioni pubbliche, apparsi sul giornale semiclandestino Vetriolo e scritti dal Cospito mentre si trovava detenuto. L’ordinanza è stata annullata dal tribunale del riesame e tale esito è stato confermato anche dopo che la Cassazione, su ricorso dell’ufficio aveva annullato la prima ordinanza del riesame. L’ufficio ha comunque ritenuto di richiedere il rinvio a giudizio ed a breve è fissata l’udienza preliminare". Il gruppo cui si fa riferimento, rileva ancora Cantone, "è ancora attivo e operativo, sia pure soprattutto con attività di affissioni di manifesti inneggianti alle attività rivoluzionarie e con manifestazioni di protesta a sostegno dei “compagni“ detenuti".