MICHELE NUCCI
Cronaca

Terremoto, arriverà una scossa ancora più forte? "Improbabile ma non impossibile"

Le valutazioni del geologo Michele Arcaleni (Osservatorio Bina)

Terremoto, danni a Norcia

Perugia, 4 novembre 2016 - Non c'è pace . Anche l’altra notte un’altra tremenda scossa ha fatto tremare mezza Umbria. La magnitudo è stata di 4.8, la seconda più forte dopo la tremenda botta di domenica mattina (6.5). Stavolta però l’epicentro si è spostato ancora più a nord rispetto a Norcia, a Pieve Torina. In questi giorni esperti dell’Ingv e del Cnr hanno spiegato che la superficie interessata dalle scosse a partire dal 24 agosto supera ormai i 130mila metri quadrati. E anche per questo i timori e le domande della gente si susseguono. Quanto dureranno ancora questi fenomeni? La faglia si estenderà? C’è il rischio che si riattivi la zona sismica del 1997? E’ vero, come afferma qualcuno, che a questo punto il sisma potrebbe raggiungere nientemeno che il grado 7 della Richter?

«A rispondere è Michele Arcaleni, geologo dell’Osservatorio «Bina» di Perugia, istituto diretto da padre Martino Siciliani. «La scossa dell’altra notte di 4.8 è stata significativa – spiega – ma in una zona più esterna: verso est rispetto a Colfiorito e Serravalle di Chienti e più a nord rispetto a quelle di Norcia. Tanto per intenderci non si è avvicinata a Foligno. Certo – aggiunge – è impossibile prevedere la sua evoluzione, ma pensiamo che le zone interessate siano ormai circoscritte. E’ molto difficile insomma che il terremoto si allunghi ancora più a nord, ma non possiamo escluderlo».

Arcaleni spiega infatti che «ci sono strutture che separano zone geologiche tra loro differenti. E sulla base di questo ipotizziamo che non possa emigrare ancora tanto verso nord. Ma è una valutazione, non una previsione. Quanto alla possibile attivazione della zona colpita dal sisma del ’97, diciamo che in quella occasione quell’area ha già liberato molta energia, quindi pensiamo che possano essere coinvolte altre zone. Dunque è molto improbabile possa accadere – sostiene il geologo –, ma non impossibile. Dal 24 agosto infatti si sono attivate centinaia di faglie lungo una struttura lunga quasi 50 chilometri. In maniera impropria sono dei tronconi di faglie e il 90% delle sismicità attualmente è a 30 chilometri a nord di Norcia.

Sulle possibili repliche con magnitudo superiore a quella di domenica, Arcaleni ricorda che «nel 1703 c’è stato un terremoto tra Norcia e Amatrice valutato in 6.9, anzi in verità ce ne furono due quell’anno con quella magnitudo. La zona di Norcia nel 1328 ha dato poi una magnitudo di 6.5, poi ce ne fu uno a Cagli nel 1200 che è molto più a nord, sempre tra 6.5 e 7. Quindi la sismologia storica dice che è possibile».

«Siamo convinti che l’attività sismica durerà molti e molti mesi ancora – continua – poichè dipende dalle dimensioni della struttura che si è attivata. Ad esempio quella del 1997, che era un po’ più piccola e pari a circa 40 chilometri, durò due anni. Questa è di oltre 50 chilometri e dunque durerà parecchio. Sì, ci aspettiamo repliche di forte magnitudo: anche qui è molto improbabile che si raggiungeranno i 6.5 o i 5.9, ma non è possibile escludere questa eventualità».