
Nove spettacoli tra anteprime, esclusive, star, grandi classici, impegno civile e danza "per una stagione che riflette il cammino fatto negli ultimi anni e corona il definitivo ritorno del pubblico a teatro". Così Bianca Maria Ragni, responsabile del circuito del Teatro Stabile dell’Umbria, racconta il cartellone 2023 del Mengoni di Magione, realizzato da Tsu e Comune e presentato ieri nel foyer del Morlacchi.
"Ci saranno spettacoli in esclusiva regionale – prosegue – e tanti altri allestiti qui: le residenze e l’accoglienza delle compagnie sono una caratteristica del Mengoni, simbolo dell’ospitalità umbra". Al suo fianco l’assessore alla cultura di Magione Vanni Ruggeri esalta "una stagione di grande qualità e contenuti, che qualifica la vita cittadina ed è il naturale completamento di quella del Morlacchi". Il Comune, aggiunge "ha aumentato le risorse e investito sulle strutture con lavori di riqualificazione energetica e un nuovo impianto di climatizzazione". Con loro il responsabile della sezione danza Marco Betti (dopo il riconoscimento nazionale del Ministero) e il direttore del teatro Gianfranco Zampetti, che ribadisce l’emozione per la stagione, con prezzi immutati di biglietti e abbonamenti e un abbonamento speciale per ragazzi. La stagione allora. Si comincia proprio con un attesissimo riallestimento, sabato 4 novembre: “40 e sto“ con Andrea De Logu (foto sopra) che sceglie Magione per iniziare la tournée e raccontare le donne alla soglia dei 40 anni con profondità e ironia. Poi due esclusive: il 22 novembre “Racconti disumani“, due racconti di Kafka portati in scena da Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti e il 19 novembre “A che servono questi quattrini“, commedia di Armando Curcio.
E ancora, il 21 gennaio ecco la prima nazionale di “Buonanotte mamma“ che verrà allestito e nascerà a Magione, con Marina Gonfalone e Mariangela D’Abbraccio. Il quinto appuntamento punta su un classico della letteratura, “Storia di una capinera“ di Giovanni Verga il 30 gennaio, con un cast di dieci attori e la regia di Guglielmo Ferro. C’è poi l’impegno civile con “Naufraghi senza volto“ l’11 febbraio, lettura teatrale di Renato Sarti, sul dramma dei naufraghi dal punto di vista di chi lavora per restituire identità e dignità ai morti nel Mediterraneo. Martedì 27 febbraio Gioele Dix (foto sotto) rende omaggio a Dino Buzzati con “La corsa dietro il vento“, poetico e vivace mosaico di personaggi e vicende, il 17 marzo torna a Magione Mario Perrotta con “Dei Figli“, ultima parte della trilogia sulla famiglia. Finale di stagione il 6 aprile con la danza della Compagnia Abbondanza-Bertoni in “Hyenas“. "Un ballo in maschera – dice Marco Betti – per indagare l’approccio delle giovani generazioni nel rapporto con l’altro".
Sofia Coletti