"Taglio di bosco abusivo" Intervengono i carabinieri

"Taglio di bosco abusivo"  Intervengono i carabinieri

"Taglio di bosco abusivo" Intervengono i carabinieri

La crisi energetica ha portato a un interesse sempre maggiore per lo sfruttamento pesante dei boschi a fini energetici. Un caso di taglio di bosco ‘abusivo’ si è verificato in questi mesi a Città di Castello ed è finito al centro di un’indagine. I carabinieri forestali del Comando provinciale di Perugia hanno comunicato gli esiti delle verifiche compiute sul pesante taglio boschivo in corso in zona valico di Bocca Serriola, lungo l’Apecchiese, già oggetto di una specifica istanza inoltrata nel mese di febbraio dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG). Gli accertamenti compiuti poi dalla stazione carabinieri Forestali di Città di Castello hanno verificato l’avvenuto "taglio del ceduo" nel mancato rispetto del limite di riduzione delle piante presenti. Non solo: secondo l’associazione ci sarebbe stato anche uno "sconfinamento che ha portato all’abbattimento di 14 alberi di alto fusto all’interno della rata di bosco limitrofa di proprietà della Regione". Il gruppo ecologista evidenzia dunque come si sia trattato di "tagli boschivi, scorretti nella parte di bosco di cui la ditta aveva la disponibilità e abusivi nel bosco di titolarità pubblica".

I carabinieri ora procederanno per i reati del caso. Con l’istanza ecologista erano stati coinvolti i Ministeri della Cultura, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione, la Soprintendenza, il Comune. "I tagli abusivi nei boschi di Città di Castello confermano la complessiva situazione di rilevante allarme che sta emergendo negli ultimi anni nell’ambito del settore della gestione boschiva nell’area appenninica", aggiungono dall’associazione.