Tabacco, accordo triennale con la Jti La firma col Ministero dell’agricoltura

Coinvolgerà centinaia di aziende italiane e migliaia di lavoratori del settore, principalmente tra Umbria, Campania e Veneto

Tabacco, accordo triennale con la Jti  La firma col Ministero dell’agricoltura

Tabacco, accordo triennale con la Jti La firma col Ministero dell’agricoltura

Avrà ricadute in termini di investimento e lavoro anche in Umbria e Altotevere l’accordo firmato ieri tra Jti, secondo player nel mercato italiano e il Ministero dell’Agricoltura, finalizzato all’acquisto di tabacco italiano per i prossimi tre anni. "Il futuro della filiera italiana del tabacco passa attraverso due concetti imprescindibili: sostenibilità e innovazione.

Le centinaia di aziende e le migliaia di lavoratori del settore, distribuite tra Umbria, Campania e Veneto, vogliono rimanere competitive sul mercato e per affrontare le sfide future nella produzione di tabacco, sono necessari investimenti importanti e mirati. Il ministero è al fianco dell’intera filiera in questo processo di innovazione e sostenibilità", ha riferito il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, nel corso dell’incontro cui hanno preso parte tra gli altri rappresentanti delle associazioni di categoria e il presidente e amministratore delegato di Jti Italia Didier Ellena.

Jti parla della "volontà di investire sul territorio italiano perseguita da oltre 10 anni con investimenti e supporto concreto all’innovazione e sostenibilità del comparto". L’accordo di durata triennale, "punta in questo senso a investire sulla progettualità delle aziende impegnate nella filiera tabacchicola italiana e di conseguenza per le migliaia di lavoratori in essa impiegate".

Ellena, presidente e amministratore di Jti ha ricordato che "nel 2022 è stato creato un contratto innovativo per attutire i rincari dei prezzi dell’energia. Con questo nuovo accordo puntiamo a offrire ulteriore stabilità al comparto e alle sue maestranze, assicurando progettualità e sostenibilità economica di lungo respiro".

L’accordo, coinvolgerà centinaia di aziende italiane e migliaia di lavoratori del settore, principalmente tra Umbria, Campania e Veneto e "rappresenta un valido modello di collaborazione e sviluppo per il consolidamento e la competitività delle filiere agricole dando linfa a interi territori", per il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini intervenuto al Masaf per la sigla dell’intesa.

"Abbiamo dimostrato di saper costruire insieme un progetto di importanza strategica per il comparto -ha aggiunto -. Riuscire a mettere insieme la produzione, la trasformazione e la distribuzione è, adesso, fondamentale per poterci organizzare meglio all’interno della filiera e vendere meglio le nostre produzioni".