STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Sventata la truffa ad una donna di 88 anni. Due pregiudicati arrestati dai carabinieri

ARRONE Tentano di truffare una 88enne con la storia del “falso incidente“ e cercano di raggirare anche altri anziani,...

ARRONE Tentano di truffare una 88enne con la storia del “falso incidente“ e cercano di raggirare anche altri anziani,...

ARRONE Tentano di truffare una 88enne con la storia del “falso incidente“ e cercano di raggirare anche altri anziani,...

ARRONE Tentano di truffare una 88enne con la storia del “falso incidente“ e cercano di raggirare anche altri anziani, ma stavolta finiscono nella rete dei carabinieri. In manette un 39enne ed un 56enne, entrambi di originicampane e pregiudicati per tentata truffa in concorso. La signora ha ricevuto una telefonata sull’utenza fissa dell’abitazione da un sedicente maresciallo dei carabinieri, secondo cui il figlio della donna aveva provocato un grave incidente ed era in stato di fermo. Tutto falso ovviamente. I truffatori hanno chiesto all’anziana 3mila euro, in contanti o gioielli, affinché il figlio potesse evitare l’arresto. Somma da consegnare ad un incaricato che si sarebbe presentato di lì a breve per il ritiro a domicilio. Nel corso della stessa mattinata anche altri abitanti della zona avevano ricevuto chiamate dello stesso tenore ma una delle potenziali vittime, accortasi del raggiro, aveva provveduto ad avvisare i carabinieri, che in forze hanno raggiunto la zona. Quando un’auto sospetta si è fermata davanti alla casa dell’anziana e il passeggero ha bussato alla porta, i militari hanno bloccato la coppia. Il truffatore infatti, non ottenendo risposta, era tornato in auto con il complice per allontanarsi. L’anziana nel frattempo aveva già preparato, tra contanti e gioielli, la somnma da consegnare al finto maresciallo. La donna, dopo esser stata tranquillizzata circa le sorti del proprio figlio ed aver ringraziato i carabinieri per aver sventato la truffa, ha poi presentato regolare denuncia all’Arma. Per i due fermati è scattato così l’arresto per tentata truffa ed il trattenimento in camera di sicurezza in attesa dell’udienza per direttissima, svoltasi martedì pomeriggio, all’esito della quale il giudice, nel convalidare gli arresti, ha disposto nei confronti di entrambi l’obbligo di dimora nei rispettiviComuni di residenza, nelle province di Caserta e di Salerno. L’Arma consiglia "di diffidare sempre di richieste di denaro o beni da consegnare a sedicenti avvocati od appartenenti alle forze dell’ordine atteso che, in nessun caso, sono previste cauzioni per il rilascio di persone eventualmente coinvolte in presunte attività delittuose".