
Mentre l’incertezza sulla proroga del Bonus 110 continua a regnare, in Umbria sono stati molti coloro che sono andati avanti con i progetti. Al momento, infatti, i condomini che hanno depositato la "Cila" (Comunicazione di inizio lavori asseverata) nel 2022, hanno teoricamente l’opportunità di usufruire del maxi sconto edilizio. Ebbene, nella nostra regione quasi dall’inizio dell’anno 1.292 sono stati i nuovi interventi messi in campo nonostante le tante incognite. Al 31 agosto (una settimana fa quindi) gli edifici coinvolti con il Superbonus erano 7.468, rispetto ai 6.176 del primo gennaio 2023, per un importo complessivo che in Umbria supera il miliardo e trecento milioni. Di questi la gran parte sono condomini ed edifici unifamiliari (oltre mille).
La fotografia attuale in Umbria racconta che i palazzi interessati dalla misura di agevolazione fiscale sono stati dal 2021 in poi 1.589 ma di questi un terzo (511) si sono attivati proprio in questi ultimi otto mesi. Ed è sempre in questa categoria che i lavori completati sono percentualmente più bassi: il 75,7% è stato infatti ammesso a detrazione per un importo totale di 665milioni. Ce ne sono invece un quarto (pari a 220 milioni) che devono chiudere i cantieri o in alcuni casi ancora addirittura avviarli. La percentuale dei lavori andata in porto è invece molto più alta per le case monofamiliari: 90.5%, pari per un valore di 413milioni di bonus concesso, ma con ancora 57 milioni in ballo per un totale di 4.042 asseverazioni presentate dal 2021 in poi.
C’è però un’altra categoria interessata, quella delle unità immobiliari funzionalmente indipendenti (si tratta di abitazioni che hanno in proprietà esclusiva gli impianti per l’approvvigionamento idrico, il gas, l’energia elettrica): qui la percentuale dei cantieri già chiusi sale al 93,4%, con un centinaio o poco più da chiudere per un totale di 15 milioni su 178 totali "in ballo" (1.837 le asseverazioni presentate).
M.N.