Detenuto suicida nel carcere di Terni

Il sindacato Sarap: "Grave carenza di personale della polizia penitenziaria". Il Sappe: "L'uomo era rimasto coinvolto nel pomeriggio in una rissa"

Carcere (foto repertorio)

Carcere (foto repertorio)

Terni, 29 gennaio 2023 - Un detenuto italiano, di origini siciliane, si è suicidato nel carcere di Terni, impiccandosi. A denunciarlo il sindacato della polizia penitenziaria Sarap. Secondo quale "nonostante le fulminee cure e intervento dei colleghi e dei sanitari non si riesce a sventare l'evento critico".

Il sindacato autonomo Polizia penitenziaria segnala che "l'uomo era rimasto coinvolto nel pomeriggio in una rissa con alcuni ristretti campani dopo che a uno di questi era stato rinvenuto, in un pacco pervenuto dai familiari, un telefonino". "Le ragioni della rissa non si conoscono, ma in serata il detenuto siciliano si è tolto la vita in cella. Purtroppo il pur tempestivo intervento degli Agenti non ha potuto evitare che il ristretto riuscisse a togliersi la vita", dice il segretario del sindacato dell'Umbria, Fabrizio Bonino. "Gli istituti penitenziari hanno l'obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l'Italia è certamente all'avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici - afferma il segretario generale del Sappe, Donato Capece - Ma il suicidio di un detenuto rappresenta un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti e sconforta che le autorità politiche, penitenziarie ministeriali e regionali, pur in presenza di inquietanti eventi critici, non assumano adeguati ed urgenti provvedimenti".

"La grave carenza di personale che quotidianamente vive la polizia penitenziaria, porta ad una gestione preoccupante e poco attenta dell'utenza, nonostante i tanti sacrifici messi in atto dal personale durante l'espletamento dei propri compiti istituzionale, nella stragrande maggioranza dei casi rende impossibilitato il personale a sventare tali eventi critici", afferma il segretario nazionale del  Sarap Esposito Roberto. "Piena solidarietà al collega che si è trovato a gestire tale situazione vedendosi inerme dinanzi a una situazione, che andrà a segnare la propria carriera lavorativa e personale", aggiunge.