
Studenti, il nodo-trasporti. Autobus e treni a 60 euro: intesa raggiunta, si parte
Come da copione, Regione, Università e Comune hanno raggiunto l’accordo con Busitalia per rinnovare il "Pass-Tpl", l’abbonamento agevolato annuale a 60 euro per gli studenti universitari, valido su tutti i mezzi pubblici. L’ufficialità ci sarà nelle prossime ore, ma alla fine è stato trovato un punto di accordo, grazie al quale questa importante intesa è stata rinnovata. E va anche detto che se verrà introdotto prima della fine del mese, coloro che hanno avuto accesso al bonus trasporti ministeriale, avranno l’opportunità di azzerare il costo dell’abbonamento che sarà comunque valido per un anno. I dettagli non filtrano ancora, ma l’obiettivo – almeno per il prossimo anno – è di trovare un’intesa non in ritardo come accaduto in questa occasione, ma anticiparla e soprattutto renderla strutturale.
L’obiettivo è dunque di ripetere l’esperienza che ha interessato 12.400 studenti universitari lo scorso anno. E secondo quanto trapela, stavolta non dovrebbe solo interessare gli iscritti ai due Atenei perugini, ma anche l’Accademia di Belle Arti, aidue Conservatori statali di Musica di Perugia e Terni, alla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici oltre ai dottorandi, specializzandi e partecipanti all’Erasmus in entrata: circa tremila studenti in più che dovrebbero fare la differenza.
Busitalia in più occasioni ha ribadito che voleva i 400mila euro mancanti del 22-23. E oltre a quelli investiti da Regione, Università e Comune, per rinnovare il servizio ne servivano altri 650mila. L’anno scorso, con l’ipotesi che aderissero all’iniziativa 20mila studenti, la società chiese 1,7 milioni. In verità però gli abbonamenti furono 12.400, ma Busitalia pretese comunque di avere quella cifra. Ora con quei numeri (12mila) la società chiedeva 1,7 milioni più altri 650mila (totale 2,350 milioni). La proposta che la settimana scorsa ha messo sul tavolo la Regione era quella di far tornare sui suoi passi Busitalia, rinunciando a quei 650mila euro per garantire il servizio scontato di trasporto universitario. E come "contropartita" sono stati messi sul tavolo quei tremila studenti in più che potrebbero far salire i numeri. Le incognite non mancano: visti i ritardi, le incertezze e i pochi bonus trasporti a disposizione, si arriverà almeno a 12mila abbonamenti? Chissà.
Michele Nucci