
Stefano Spagnoli si candida a sindaco: "Basta furti e liste di attesa infinite"
Ha dismesso da poco la divisa da stimato comandante della Polizia stradale per tentare di indossare tra pochi mesi la fascia tricolore. Stefano Spagnoli, già comandante della sezione orvietana della Stradale punta alla poltrona di primo cittadino e lo fa mettendo nel mirino Roberta Tardani e l’elettorato di centrodestra, con il chiaro intento di svuotare l’acquario di cui si nutre il consenso del sindaco uscente a cui l’ex poliziotto rivolge parole politicamente durissime. L’obiettivo di quella che si presenta al momento come iniziativa civica è in realtà quello di diventare il candidato di Fratelli d’Italia, Lega e forse Forza Italia. "Ogni giorno, ci dobbiamo scontrare con una serie di problemi irrisolti, alcuni dei quali addirittura mai presi in considerazione, ed è innegabile che nella comunità questa situazione abbia generato un malcontento - dice Spagnoli - L’attuale sindaco si preoccupa unicamente di gestire l’ordinaria amministrazione che, peraltro, trova realizzazione solo grazie all’eccellente lavoro dei solerti impiegati dei vari uffici comunali". Prosegue Spagnoli: "In realtà, non esiste una maggioranza politica, l’attuale giunta dal suo insediamento sembra non aver mai governato. Il vice sindaco, appartenente alla Lega, è stato "congedato" dal sindaco Tardani, che ha scelto, al suo posto, altra persona di sua conoscenza. E infatti, ha rifiutato come sostituto il capogruppo della Lega in consiglio comunale, che è stato il consigliere eletto più votato dai cittadini. Il sindaco ha negato sin dall’inizio a Fratelli d’Italia l’ingresso in giunta, escludendolo così dall’amministrazione della città". Tra le priorità di Orvieto, Spagnoli colloca: "la drammatica situazione della sanità: liste di attesa infinite per analisi e accertamenti diagnostici, il pendolarismo, che risente pesantemente della mancanza di collegamenti ferroviari frequenti e veloci, la tassa sui rifiuti ingiustificatamente elevata, tenendo conto che avendo la discarica "in casa", l’importo da pagare dovrebbe essere ridotto, come già avviene in realtà simili, l’aumento dei furti, soprattutto nelle abitazioni, e della microcriminalità. In cinque anni molto poteva essere fatto, ma non è stato così. Ho ascoltato e parlato con moltissime persone ed ho avvertito un senso di delusione e rassegnazione e questo è stato di stimolo per decidere di mettermi, nuovamente, in altra veste, al servizio della città". Cla.Lat.