Stadio-clinica, progetto evaporato. Paparelli (Pd): "Esito negativo"

Il consigliere regionale cita la risposta dell’assessore Coletto alla sua interrogazione: "Una pietra tombale"

"Dall’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, la pietra tombale sul progetto stadio-clinica. Chi ha illuso i ternani ora se ne faccia una ragione". Cosi il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd). "La procedura di convenzionamento di una clinica privata a Terni non può avere nulla a che vedere con la costruzione dello stadio – spiega Paparelli – . A certificarlo è stato l’assessore alla sanità Luca Coletto in risposta alla mia interrogazione discussa ieri in Aula. L’interrogazione presentata in Regione aveva lo scopo di mettere un punto definitivo su una vicenda che per anni è stata usata per illudere i ternani. I falsi annunci portati avanti da autorevoli esponenti della stessa Giunta regionale, ormai noti ai ternani solo per i continui proclami, bocciature e ripescaggi alle ultime regionali, non hanno ottenuto l’effetto sperato. Al contrario, è ormai chiaro a tutti che legge non consente ciò che qualcuno si era venduto con troppa faciloneria". "Sento dunque il dovere istituzionale di ringraziare in questo caso l’assessore Coletto - prosegue Paparelli – che, seppur a tratti riottoso e complice dello smantellamento della sanità pubblica regionale, è stato almeno chiaro su un punto: la legge stadi non è applicabile nella fattispecie in cui la costruzione del nuovo impianto sportivo viene condizionata al convenzionamento di una clinica privata. In particolare lo stesso Coletto ha spiegato che la procedura relativa al progetto clinica-stadio, come già evidenziato al Comune di Terni in data 28 marzo 2024 si è conclusa con un procedimento che ha avuto esito negativo". "La partita, dunque, è definitivamente chiusa -conclude l’esponente Pd - con buona pace di alcuni amministratori regionali e comunali. Gli stessi che, mentre la sanità pubblica ternana sta andando a rotoli, continuano a propinare ai cittadini la ‘promessa da marinaio’ di un nuovo ospedale e di un progetto stadio-clinica che avrebbe dovuto risolvere tutti i mali della sanità pubblica territoriale. Per lo stadio, come sottolineato in aula, basterebbe mettere a disposizione ogni anno gli ingenti proventi derivanti dalla legge sui canoni idrici per finanziare la realizzazione del nuovo impianto nel giro di pochi anni".