Era stato fermato in moto durante un normale controllo e trovato con una modica quantità di cocaina, poi durante la perquisizione domiciliare da uno scaffale della sua abitazione, nascosta dentro alcuni barattoli di marmellata, era spuntata altra droga, in tutto una quarantina di grammi. L’uomo, 59 anni, che lavora alle dipendenze della Provincia di Perugia ieri ha patteggiato in tribunale (davanti al giudice Alberto Avenoso) otto mesi di reclusione (pena sospesa). L’udienza era quella del processo per direttissima seguito all’arresto: l’uomo doveva rispondere dei reati legati al possesso di droga.
La vicenda era accaduta nella serata di giovedì 29 maggio scorso quando il 59enne, originario del comune di Città di Castello, venne arrestato a Umbertide poichè trovato in possesso di complessivi 44 grammi di cocaina (l’ipotesi di reato era detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti). Ad agire erano stati i carabinieri che avevano fermato il cinquantanovenne nei pressi di via Ginestrella, a bordo di una moto Kawasaki, nel comune umbertidese. Un piccolo quantitativo di droga, confezionata in un involucro del peso di neanche due grammi, era stato inizialmente sequestrato nel portafogli custodito all’interno della borsa da serbatoio della moto in sella alla quale l’uomo stava viaggiando. I militari dell’Arma avevano poi approfondito la circostanza svolgendo una perquisizione nell’abitazione (nel territorio del comune di Umbertide) dove hanno trovato altra droga (sempre cocaina).
La sostanza era stata occultata all’interno di due barattoli di marmellata chiusi in un mobile. Nel corso delle verifiche nella casa dell’indagato è stato trovato e posto sotto sequestro anche un bilancino di precisione verosimilmente usato per pesare la sostanza stupefacente. Nel corso della prima udienza per direttissima il reato inizialmente contestato dalla Procura di Perugia era stato riqualificato in "fatto di lieve entità" quindi il giudice aveva convalidato l’arresto ed era stato imposto al 59enne l’obbligo di dimora nel comune di Umbertide e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Poi l’udienza di ieri con la richiesta di patteggiamento avanzata dalla difesa dell’uomo e accolta dal giudice per otto mesi di reclusione.