
I dipendenti dell’Officina Eurocar vedono il loro posto di lavoro a rischio dopo l’ultima sentenza del Consiglio di Stato riguardo al capannone
"Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori dell’officina Eurocar, coinvolti loro malgrado in una vicenda che non hanno causato. Confidiamo nella capacità imprenditoriale dei datori di lavoro affinché possano tutelare la professionalità e l’occupazione di questi lavoratori". Così l’amministrazione comunale di Passignano, dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato - per una vicenda che La Nazione segue da anni - con cui sono stati definitivamente respinti i ricorsi avversi alla sentenza di demolizione del capannone sede dell’officina Eurocar. "Al contempo – prosegue la nota – il Comune prende atto con chiarezza delle sette sentenze emesse dal Tar e dal Consiglio di Stato, che riguardano la proprietà dell’immobile, un leasing bancario. La vicenda, avviata nel 2009, si è protratta per anni tra ricorsi e controricorsi, fino alla sentenza definitiva di oggi, che impone a Intesa Sanpaolo la demolizione del capannone". L’attuale amministrazione comunale si trova quindi a gestire una situazione particolarmente complessa, "frutto di scelte tecniche e amministrative del passato". "Gli atti e le sentenze sono pubblici e consultabili da chiunque, garantendo trasparenza e chiarezza", si legge ancora nella nota. Inoltre, il 25 marzo il Comune dovrà affrontare di fronte al Tar la richiesta di risarcimento del confinante, che ha sempre impugnato le sentenze, per l’illegittima costruzione del capannone. Al Comune non resta che procedere come indica la legge, "per tutelare i cittadini da eventuali ulteriori danni economici, che graverebbero sulla collettività". "Comprendiamo il disorientamento – conclude l’amministrazione – e la difficoltà di comunicare in modo chiaro questioni giuridiche in sospeso. Saremo disponibili a sostenere i lavoratori, le famiglie e la comunità, valutando eventuali misure di sostegno, inclusi ammortizzatori sociali per i dipendenti di Eurocar, se si rendessero necessari".