Sogepu, un debito da 20 milioni: "Ma l’azienda resta sostenibile"

L’analisi nelle Commissioni comunali. Stop ai contributi a pioggia, solo investimenti mirati sugli impianti

Sogepu, un debito da 20 milioni: "Ma l’azienda resta sostenibile"

Sogepu, un debito da 20 milioni: "Ma l’azienda resta sostenibile"

Svariati milioni di euro di indebitamento sia con le banche che con i fornitori, una situazione delicata della quale non si conoscono i dettagli (si parlerebbe, ma il condizionale è d’obbligo, di oltre 20 milioni di euro). Ora la parola d’ordine è risparmiare. Stop alle piogge di contributi per manifestazione culturali, sportive, di aggregazione o sponsorizzazioni, stop alle spese. E’ soltanto uno dei tanti spunti emersi nel corso della seduta congiunta delle commissioni "Controllo garanzia" e "Programmazione economica" dedicata a Sogepu che si è svolta alla presenza del nuovo consiglio d’amministrazione, dell’ex amministratore unico Cristian Goracci e di una nutrita rappresentanza di lavoratori. La commissione era stata preceduta da una fitta serie di polemiche ed erano così tanti i temi sul tavolo che è stata aggiornata: ci sarà dunque una nuova riunione alla quale potrebbero essere invitati anche i vertici di Auri e Sogeco (la società sorta tra Sogepu e Ecocave per l’appalto della gestione dei rifiuti d’ambito per 15 anni, 300 milioni di euro).

"Lavorare con spirito di condivisione e trasparenza per una Sogepu sana, efficiente e in grado di crescere ancora, puntando sulla valorizzazione del personale e su una gestione rigorosa": è la linea operativa ribadita dal nuovo cda di Sogepu, con il presidente Vittorio Betti e i membri Marta Minciotti e Nicola Falcini. Tra le direttive principali: la gestione dei rapporti finanziari con le banche, "relativi agli importanti investimenti che hanno permesso l’aggiudicazione della gara d’ambito"; i rapporti economici con i fornitori, alcuni "congelati" a seguito dell’indagine della Procura, ma anche il completamento degli investimenti per gli impianti del Polo di Belladanza per circa 22 milioni di euro necessari per l’esecuzione del contratto di servizio con Auri in Alta Umbria, "di cui resta una quota di 4 milioni, pur a fronte dei 18 già effettuati dalla precedente gestione". E’ stata data ampia rassicurazione sui margini di manovra operativi anche se ovviamente, i temi legati alla sostenibilità finanziaria di Sogepu hanno tenuto banco nel confronto. Molti dei consiglieri di minoranza si sono soffermati sull’esposizione finanziaria dell’azienda verso i fornitori e verso le banche, ma anche sulla gestione economica della società e dei rapporti con Sogeco. Il sindaco Luca Secondi e il predecessore Luciano Bacchetta hanno rimarcato "il fondamentale risultato ottenuto con l’aggiudicazione della gara in Alta Umbria e hanno difeso le scelte e gli investimenti sugli impianti". Cristina Crisci