SILVIA ANGELICI
Cronaca

"Sei un po’ bassina... ". E in Regione scoppia il caso

Secondo Bistocchi, presidente dell’assemblea legislativa, a cui era rivolta la battuta, si tratta di "bodyshaming". Pernazza replica: "Accusa strumentale" .

Sarah Bistocchi. ,. presidente dell’Assemblea legislativa

Sarah Bistocchi. ,. presidente dell’Assemblea legislativa

Una consigliera di Forza Italia la definisce “un po’ bassina” nel corso del consiglio regionale e la presidente dell’assemblea sottolinea: "E’ body shaming". Poi in un video su Facebook si rivolge alle giovani donne: "Ragazze non vi preoccupate, non ascoltate chi sottolinea i vostri difetti fisici perché non conta quanto siete alte, conta solo se riuscirete ad elevarvi". L’episodio è avvenuto nell’ultima seduta dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. Ed è subito polemica. Da un lato una consigliera d’opposizione, Laura Pernazza, dall’altra, il vertice di Palazzo Cesaroni, Sarah Bistocchi.

Nel corso di una accesa discussione, la presidente dell’Assemblea a un certo punto ha chiesto a Pernazza: "Mi vede?". "Sì, è un po’ bassina ma la vedo", la risposta". Bistocchi incassa ma poi su Facebook scrive: "Devo fare una confessione ho anche dei difetti: se non sto costantemente attenta all’alimentazione posso diventare grassottella. Sono miope, da piccola portavo l’apparecchio, ero balbuziente, rughe, cellulite, insomma, un sacco di difetti fisici che consegno nelle mani delle colleghe e dei colleghi che così per i prossimi cinque anni potranno fare body shaming... Io con il mio metro e 58 di altezza, proverò ad elevarmi, perché il bodyshaming non è mai una pratica accettabile, tantomeno da donna a donna".

Puntuale la risposta della Pernazza: "Trovo surreale che un’osservazione priva di qualsiasi intento offensivo sia stata trasformata in una polemica strumentale dalla presidente del Consiglio regionale. Sono cresciuta in una forza politica in cui figure come Renato Brunetta e Silvio Berlusconi, così come la nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sono sempre state bersaglio di commenti sulla loro statura. Eppure, nessuno ha mai parlato di body shaming o gridato allo scandalo. In realtà, ciò che stavo facendo era reclamare con forza il mio diritto a intervenire nei tempi concessi, mentre per due minuti la consigliera Michelini mi parlava sopra per disturbare il mio intervento, dimostrando un’idea distorta di democrazia e libertà di espressione".

Silvia Angelici